A cura della Redazione
Preghiera e musica sono due degli aspetti che meglio rappresentano la liturgia e la spiritualità della Riforma protestante. Il pregare cantando soddisfa il senso di un rapporto più intimistico e diretto tra il fedele e Dio, e diffonde la dimensione concreta dell’appartenenza comunitaria. Proprio sulla specificità del canto sacro luterano, e più in particolare sull’evoluzione della preghiera nello stile musicale dal ‘600 all’800, si è sviluppata la ricerca musicale di studenti e professori del Conservatorio “Alfredo Casella” dell’Aquila, che si sono esibiti nella chiesa luterana di Torre Annunziata in un concerto dal titolo “Singet dem Herrn ein neues Lied” (Cantate al Signore un cantico nuovo). Non poteva esservi ovviamente sede più appropriata per un così importante evento musicale. Sia per affinità spirituale che per i saldi legami che oramai intercorrono tra il Conservatorio dell’Aquila e la Chiesa evangelica luterana in Italia. Occorre infatti sapere che subito dopo il terribile terremoto del 2009, le quindici comunità luterane nazionali si attivarono per una raccolta fondi che si concluse con la disponibilità di una somma finale di 15 mila euro, che si decise di destinare a iniziative capaci di sostenere i giovani aquilani in campo culturale. Così, nel marzo del 2012, anno dedicato dai luterani al binomio “Riforma e Musica”, sono stati finanziati cinque concerti a Milano, Sanremo, Torre Annunziata, Napoli e Roma, mediante assegnazione di borse di studio da millecinquecento euro cadauna a dieci giovani musicisti. Si tratta, come si vede, di un’iniziativa che non è solo uno strumento di solidarietà, ma ha un fondamento culturalmente valido in quanto ricca di contenuti artistici: una piccola serie di concerti “veri”, perché tenuti al di fuori dell’ambiente accademico, che consente agli studenti di vivere un’esperienza di grande valore umano e culturale. E, al contempo, propone agli ascoltatori esecuzioni di intensa spiritualità ed alto livello esecutivo. Gli otto giovani cantanti del Conservatorio aquilano, guidati dai maestri Marco Di Marco all’organo, e Francesco Sorrentino al violoncello, seguendo il filo conduttore del Salmo 98, “Cantate al Signore un cantico nuovo”, hanno eseguito brani di Bach, Pachelebel, Schutz, Vivaldi, Klein, Buxtehude, Mendelssohn. Il concerto, conclusosi con un commosso applauso in memoria delle vittime del terremoto abruzzese, ha costituito solo l’ultimo dei numerosi spettacoli che la Comunità Luterana cittadina sistematicamente organizza, a testimonianza della indissolubilità del legame tra musica e spiritualità luterana. BIAGIO SOFFITTO