A cura della Redazione
Decima edizione del Festival della Cultura Europea. L´evento, promosso dall´Associazione Culturale Prometeo di Torre del Greco, avrà un´appendice anche a Torre Annunziata. Il Liceo artistico "de Chirico" ospiterà infatti due eventi: il 15 ottobre, ci sarà l´inaugurazione della mostra d´arte realizzata dagli studenti dell´Istituto diretto dal dirigente scolastico Felicio Izzo, dal titolo "L’Europa della solidarietà tra generazioni". La rassegna sarà aperta al pubblico fino al 23 ottobre, dalle ore 9 alle ore 13,30. Il 18 ottobre, alle ore 17, si terrà il convegno "Quale Europa a 20 anni dal progetto Erasmus e dalla nascita del Mercato Unico e a 10 anni dall’Euro”, che vedrà gli interventi, tra gli altri, del sindaco di Torre Annunziata, Giosuè Starita, del preside del Liceo, Felicio Izzo, del Capo di Gabinetto del Ministro degli Affari Europei, Francesco Tufarelli, nonché del dirigente scolastico del “II. Rákóczi Ferenc Gimnázium” di Budapest. «Un’ulteriore conferma del ruolo di comunità educativa ed agenzia culturale che il Liceo “de Chirico”, da più di un lustro, ricopre non solo sul territorio cittadino, come dimostra l’inserimento delle due manifestazioni, come di altri eventi promossi dalla scuola, nel programma civile dei festeggiamenti del Santo Patrono, ma per l’intero comprensorio regionale - afferma il dirigente Izzo -. Il legittimo riconoscimento all’impegno di una scuola non rinchiusa in se stessa, a creare circuiti endogeni ed autoreferenziali, funzionali, come pur ancora accade, a miserevoli corporativismi, supposti come elitari, ma una scuola aperta e in sintonia con la società autenticamente, attivamente civile e culturalmente propositiva. Una scuola, come nello spirito europeistico più sincero e sentito, dove la diversità, la singolarità non costituiscono motivo di contrapposizione, ma di confronto, non di esclusione pregiudiziale, ma progetto di integrazione, non di conflittualità ma di crescita comune, non di arrogante superiorità, ma di compiaciuto e condiviso orgoglio, nella serena consapevolezza che ognuno è indispensabile all’altro ma non c’è nessuno “più” indispensabile di un altro: lo stesso principio che regola la condizione di organismo vivente sano. Forse - prosegue Izzo -, a pensarci bene, considerazioni analoghe hanno spinto i membri del Comitato Norvegese a conferire il premio Nobel per la Pace alla Unione Europea. E a ragione, viene da aggiungere».