A cura della Redazione
«Il premio non è un punto d’arrivo, ma rappresenta un valore aggiunto che fa bene all’anima della nostra scuola, al nostro essere docenti, al nostro essere alunni e alla nostra presenza attiva sul territorio». Salvatore de Rosa, il preside dell’ISIS Graziani, saluta con slancio, carica, energia ed efficacia comunicativa la folta platea radunatasi a Villa Tiberiade per la cerimonia conclusiva della sesta edizione del “Premium Oplontinum Rationum Summa”, riconoscimento alla legalità e all’etica nell’esercizio delle attività economiche. Un progetto che nasce con la sezione sullo studio dei bilanci finalizzata a riscontrare l’osservanza delle norme civilistiche prescritta per la redazione dei rendiconti aziendali. Un’esperienza assolutamente singolare che costituisce per gli allievi un innovativo percorso formativo, propedeutico per favorire le interrelazioni tra la scuola e il mondo del lavoro. Una seconda sezione del premio è dedicata alla realizzazione di prodotti multimediali che affrontino le tematiche del rispetto della legalità nello svolgimento delle attività economiche e dell’etica negli affari. «Il nostro è un progetto unico. Nessuna scuola d’Italia – sottolinea il dirigente scolastico Salvatore de Rosa - annovera un’iniziativa anche solo simile. Per questo semplice motivo il premio acquisisce ogni anno una “cifra” sempre maggiore». Ecco l’ideatore del premio, il professor Nicola Ietto: «Numerosi sono i progetti attuati e le iniziative intraprese dalle istituzioni per l’affermazione della legalità. Più rara, invece, risulta l’attuazione di manifestazioni che, con riferimento alla specificità del proprio percorso di studi e osservando la realtà circostante, stigmatizzino i comportamenti illegali e ripristinino il giusto confine tra lecito e illecito». Il docente di Economia Aziendale aggiunge: «Il premio nel corso di questi sei anni ha fatto registrare un’evoluzione parallela a quella del territorio. Quando è iniziata la nostra avventura, la città di Torre Annunziata viveva un’emergenza criminalità molto acuta. Oggi, pur nella conferma della complessità del quotidiano, il panorama è decisamente diverso». Ietto ha ricordato anche un dato di cui l’opinione pubblica non ha ancora una corretta percezione: «Negli illeciti è sempre più preoccupante la presenza dei cosiddetti colletti bianchi. Affaristi senza scrupoli pronti ad insinuarsi nei meandri del grande business». Il sindaco Giosuè Starita, nel suo intervento, ha definito il premio “un momento importante non solo per il mondo della scuola, ma per tutta la comunità torrese”. Etica e legalità sono l’oggetto quotidiano del lavoro dell’avvocato Antonio Tanza, vicepresidente dell’Adusbef, intervenuto nel seminario che ha preceduto la premiazione: «In un paese come il nostro dove le ultime vicende socio-politiche ci convincono che bisogna rifare tutto, un’iniziativa come questa dell’Istituto Graziani è un’idea interessantissima per provare a ricominciare». Tanza comunica anche un dato inquietante: in Italia vengono “spesi” 73 miliardi di euro in “bustarelle”, un importo scioccante che da solo fa capire le dimensioni che il fenomeno corruzione ha raggiunto nella nostra penisola. Il dottor Vittorio Maugeri, commercialista di origini torresi (ha studiato al liceo Benedetto Croce) nonché coordinatore della Covisoc (organo di controllo della F.I.G.C.), ha spiegato come si è cercato di combattere il falso nei bilanci delle società di calcio: «Fino a dieci anni fa e cioè fino all’istituzione della Covisoc, il mondo del calcio era infestato da fatture false e conti truccati. Oggi, sono in grado di affermare con certezza che il fenomeno, grazie all’introduzione di norme drastiche e al lavoro di un gruppo di professionisti del settore, è stato del tutto eliminato». L’onorevole Pino Arlacchi, sociologo e parlamentare europeo, ha trasmesso con evidente commozione il suo “star bene” nell’atmosfera creata dalle tematiche del premio: «Il progetto del Graziani dimostra, ancora una volta, quanto è ricca l’Italia, quanto è grande e quanto è unita. Noi siamo molto più di un popolo, molto più di una nazione: noi rappresentiamo una civiltà. Ma per poter capitalizzare queste ingenti risorse occorre recuperare credibilità tra gli investitori stranieri che non vengono più da noi. Macchina burocratica e criminalità scoraggiano gli imprenditori “puliti” che orientano altrove l’indirizzo dei nuovi progetti aziendali». GIUSEPPE CHERVINO Il Premium Oplontinum 2012, sezione prodotti multimediali, è stato assegnato al video “Bilancio falso e inattendibile”, realizzato dalla IV A dell’Istituito Professionale per il Commercio “Bellisario” di Mondovì (Cuneo). Il Premium Oplontinum 2012, sezione studio dei bilanci, è stato assegnato all’azienda alimentare Panealba S.r.l. di Verduno (Cuneo). Un riconoscimento particolare è stato assegnato all’I.T.C. “Colotti” di Polo di Feltre (Belluno) per aver lavorato sui bilanci aziendali con maggiore professionalità ed entusiasmo. Dal settimanale TorreSette del 4 maggio 2012