A cura della Redazione
Presentato dalla professoressa Annamaria Orlando, presso il Circolo PD di Trecase, il romanzo giallo “Blanca”, della scrittrice partenopea Patrizia Rinaldi. Di “Blanca”, parafrasando Italo Calvino, si potrebbe dire che è un saggio sulla ricca complessità dell’universo femminile avvolto in pagine di romanzo giallo. Una doppia anima, una duplice modalità di lettura ed interpretazione attraversano il racconto. Ovviamente la dimensione esplicita, dichiarata, è quella del giallo, peraltro di ottima fattura, con tutte gli elementi tipici della narrativa di genere: delitto, indagine, suspense, thrilling, miscelati con rara maestria. Un pregiudicato assassinato, il ritrovamento del cadavere di una donna in una radura, la scomparsa di due ragazzi. Tutti casi su cui indagano due poliziotti profondamente diversi, il commissario Martuscello e l’ispettore Liguori, aiutati da Blanca, ipovedente specializzata nel decodificare intercettazioni e suoni. Ma c’è anche, attraverso l’analisi delle caratterizzazioni sociali e psicologiche dei protagonisti, la possibilità di una lettura obliqua che permette una coinvolgente quanto amara riflessione sulla condizione femminile, sulla doppia difficoltà del vivere che discende dall’essere donna ed esserlo nella realtà meridionale. La stessa Patrizia Rinaldi, molto sensibile a queste tematiche, ha evidenziato come ancora oggi nei delitti passionali il 70% delle vittime siano donne ed il 75% degli assassini uomini. Un dato drammaticamente rappresentativo di una condizione che ha indignato i presenti, acceso il dibattito, coinvolto emotivamente. Le storie e gli ambienti che ruotano intorno a questo giallo declinato al femminile sono così diventati spunto per un serrato e partecipato dibattito civile. Se ogni romanzo è un viaggio verso la costruzione di una nuova sensibilità, ricco, stimolante e da percorrere fino in fondo è il cammino proposto da Patrizia Rinaldi. BIAGIO SOFFITTO