A cura della Redazione
Un progetto per aiutare la popolazione del Madagascar, una delle più grandi isole al mondo, situata al largo della costa sud occidentale dell’Africa. Un sostegno soprattutto per i bambini di quei luoghi, caratterizzati da un tasso di povertà tra i più alti nonostante il paesaggio sia meraviglioso ed il turismo la risorsa principale. L’idea è partita da Salvatore Gallo (foto) che, insieme all’associazione “Leo Amici onlus” di Valle di Maddaloni, è sceso in campo per portare sostegno agli abitanti dell’isola africana. “Sunrise project for Madagascar” è l’iniziativa nata per volere del noto fotografo torrese, titolare dell’agenzia foto-giornalistica Foto & Fatti, che ha realizzato un calendario di beneficenza per raccogliere fondi a favore dei bambini della regione di Analamanga. «Sono stato in Madagascar alcuni mesi fa ed ho constatato di persona le difficoltà che devono affrontare gli abitanti di quell’area, in special modo i bambini. Con i proventi derivanti dalla vendita del calendario - spiega Salvatore Gallo - cerco di dare una mano all’associazione “Leo Amici”, impegnata nella costruzione di un centro polivalente di accoglienza e assistenza di bambini abbandonati». Ma non solo. L’obiettivo è anche quello di dotare il territorio di impianti finalizzati alla raccolta, al trattamento e alla distribuzione di acque potabili ed energia elettrica, costruire spazi per attività didattiche e di intrattenimento, una mensa stabile ed una postazione ambulatoriale per le cure mediche. «Ci sono molte cose da fare in quei posti - prosegue il fotografo torrese -. Migliorare il sistema agricolo dei contadini, mediante l’introduzione di nuove tecniche e rafforzando le capacità socio-organizzative della comunità rurale; implementare l’istruzione, offrire ai bambini la possibilità di formarsi anche come cittadini, attraverso la difesa dei diritti, l’integrazione, il reinserimento sociale e familiare». In un territorio in cui le condizioni igieniche sono al limite della decenza umana, ecco che promuovere e sostenere azioni mirate al miglioramento della situazione sanitaria, mediante una più corretta educazione all’igiene, diventa un altro obiettivo improcrastinabile che il progetto si prefigge di realizzare. I fondi raccolti serviranno, inoltre, a far sviluppare le piccole imprenditorialità della zona, caratterizzata fondamentalmente da un’economia agricola e rurale. «La vendita di beneficenza è andata piuttosto bene - afferma Gallo -. Sono riuscito a raccogliere circa duemila euro che consegnerò personalmente in Madagascar, il prossimo 16 febbraio, quando mi recherò lì in viaggio. Si tratta di un impegno che ho preso e al quale non intendo rinunciare. Per questo motivo, non sarò a Sanremo durante il Festival, ma per me era più importante dare una mano ai bambini africani. Oltre al denaro, saranno donati anche materassi e generi di prima necessità, tutte cose di cui i bambini hanno estremamente bisogno». Non è la prima volta che Salvatore Gallo scende in campo per la solidarietà. Alcuni anni fa realizzò un altro calendario con le mogli dei calciatori del Savoia, che allora militava in serie B. I proventi raccolti vennero donati alla LILA, la Lega Italiana per la Lotta contro l’Aids. «Ai miei 50 anni - ci spiega Gallo -, inoltre, ho preferito che i miei amici non mi regalassero nulla, ma donassero soldi per la causa del Madagascar». Insomma, grazie alla sensibilità di Salvatore Gallo, da sempre impegnato nel sociale, tutti noi potremo contribuire a migliorare le condizioni di vita di chi, purtroppo, è costretto a vivere ogni giorno in un perenne stato di precarietà, umana, economica e sociale. Basta un piccolo gesto. C’è la possibilità, infatti, di acquistare i calendari rimasti recandosi allo studio fotografico Foto & Fatti in via Alessandro Volta (di fianco all’istituto tecnico per geometri e ragionieri “Cesàro). Con un piccolo contributo minimo di 5 euro, si può realizzare un grande sogno: colmare le distanze che separano i ricchi dai poveri. Non lasciamoci scappare quest’opportunità. DOMENICO GAGLIARDI Dal settimanale TorreSette del 29 gennaio 2010