A cura della Redazione
Il camerino, le luci, lo specchio che riflette la sua inconfondibile sagoma. E’ la prima scena di “Io, Eduardo”, lo spettacolo che Bruno Colella ha diretto e recitato utilizzando frammenti magici della vita artistica del più grande commediografo partenopeo. Non solo stralci delle sue celeberrime commedie, ma anche poesie, canzoni, aneddoti, incontri, incollati in atmosfera a volte bohemienne, in altri momenti ricorrendo a contrasti più forti e profondi. L’impatto con il lavoro non risulta semplice, nonostante il tentativo della regia di catturare l’attenzione utilizzando un racconto non complesso anche attraverso la proiezione di immagini storiche dello stesso Eduardo. Sebastiano Somma ha dato fondo a tutta l’esperienza accumulata in passato accanto a mostri sacri del palcoscenico come Aldo Giuffrè e Rosalia Maggio, ma non si è spinto oltre una interpretazione scolastica. Tosca D’Aquino è apparsa molto a suo agio negli intermezzi cosiddetti “brillanti”, meno quando le è stato chiesto di cantare o recitare monologhi alla Filumena Marturano. Discorso a parte lo merita Gea Martire, la “nostra” Gea, torrese purosangue, che nonostante l’emozione di calcare il palcoscenico del teatro della sua città natale, ha dimostrato professionalità e bravura senza “se” e senza “ma”. Una performance che travalica abbondantemente le dimensioni del carattere utilizzato sul manifesto per segnalare la sua presenza nel cast dello spettacolo. Ormai siamo al cospetto di un’attrice completa: eclettica, poliedrica, duttile, affidabile che meriterebbe una collocazione diversa nel panorama, non molto pingue per qualità, delle interpreti teatrali italiane. Gea Martire ha contribuito decisamente ad elevare il livello del lavoro insieme con il sempre convincente Bruno Colella e la voce interessante di Nicola Vorelli, che ha reso preziose le musiche composte da Eugenio Bennato. “Io, Eduardo” era il secondo dei sette spettacoli in cartellone al “Politeama” della rassegna organizzata dal Teatro Pubblico Campano e dall’Assessorato alla Cultura del comune di Torre Annunziata. Prossimo appuntamento venerdì 29 gennaio con la commedia “Ricchi in canna e poveri sfondati”, protagonista Gloriana, regia di Giacomo Rizzo. GIUSEPPE CHERVINO dal settimanale TorreSette del 15 gennaio 2010