A cura della Redazione
Sala gremita al Caffè Letterario per omaggiare Biagio Peluso (nella foto), preside della scuola media Vittorio Alfieri ed autore del romanzo breve “Il ragazzo del Vesuvio”. Pur non essendolo per nascita, si considera torrese e vive pienamente la città, ieri trascorrendovi l’estate ammirando il mare sfavillante, oggi lavorando in una scuola. Il libro, presentato tre anni fa ed edito dalla Voce della Provincia, è una finestra su Torre Annunziata, di cui l’autore traccia le luci e le ombre in una dimensione quasi onirica, sospesa tra presente e passato, tra realtà e leggenda. È un libro dalle descrizioni semplici, diretto ai più giovani affinché possano appassionarsi alla lettura e alla città, spiega Peluso. Il dibattito è vivo e le tematiche innumerevoli, come d’altronde succede ogni volta che l’argomento in esame è la nostra città, con il suo passato glorioso e la sua difficile realtà. Il libro è diviso in capitoli, ciascuno dedicato ad un simbolo del paese: la marina del sole, il vulcano, la Villa di Poppea, lo scoglio di Rovigliano e il Quadro della Madonna della Neve. Dovizie di descrizioni, particolari e sfumature quali suggello di un amore viscerale per questa terra, e alla domanda se l’autore provi anche rabbia verso questi luoghi e queste genti, risponde negativamente. Peluso tra un aneddoto e l’altro, sottolinea l’importanza, nonché il ruolo primario che la cultura ricopre nella vita di cittadini ed uomini che si confrontano quotidianamente con una realtà angusta come la nostra. Da vesuviano convinto, professa l’unione delle forze politiche e civili per rianimare la Torre che fu. Un invito veemente all’impegno e alla non rassegnazione che deve invadere gli spiriti di tutti noi. Ancora un ringraziamento quindi al Preside, ricordando che la scuola svolge una missione di rilievo nell’educazione e nella formazione dei giovani, ancor di più a Torre Annunziata. MARINA BISOGNO