A cura della Redazione
Il Circolo Professionisti e Artisti e il Caffè Letterario-Nuovevoci hanno aperto le loro porte per ospitare il ritorno di Rosario Trillocco a Torre Annunziata, sua città natale, dalla quale mancava ormai da ben trentadue anni. Affermato avvocato tributarisita in quel di Brescia, Trillocco ha sempre avuto una grande passione per la scrittura, sfociata nella pubblicazione di ben tre libri, che hanno costituito l’oggetto dell´evento. La presentazione dei tre lavori, “Piccoli oggetti e...”, “ La verifica” e “Carosello” è stata guidata, oltre che dallo stesso autore, da relatori d´eccezione quali il primo cittadino Giosuè Starita, l’assessore alla cultura Maria Elefante, Vincenzo Maria Albano, presidente del tribunale oplontino, Stefano De Caro, direttore generale per i beni archeologici e, infine, Salvatore Prisco, saggista e docente di diritto pubblico alla Federico II. Il raffinato stile, la ricercatezza, l’eleganza di una prosa attenta e misurata, si fondono nelle storie raccontate dal giurista-scrittore torrese, con il forte realismo delle ambientazioni ed una grande capacità di analisi introspettiva che, analiticamente, indaga nella complessa psicologia dei personaggi. Ed è forse proprio questo originale sovrapporsi di dimensioni contrapposte, questa fusione tra le armonie formali dello stile e le necessarie disarmonie degli accadimenti narrati, a costituire uno dei punti di forza della scrittura di Trillocco, che con “La verfica” e “Carosello” si avventura, con indubbia competenza, nel genere serrato e introspettivo del Fiscal Thriller, categoria ancor più settoriale e specialistica, se così si può dire, del più noto Legal Triller, genere reso famoso dai romanzi di John Grisham, Scott Turow, Lisa Scottoline. Protagonista di entrambi i libri è l´avvocato Giorgio Costa, vittima di soprusi dall´ambiente legale, che riuscirà, districandosi attraverso complotti e corruzioni, a ottenere la sua personale e rabbiosa vendetta. Menzione a parte merita invece “Piccoli oggetti e...”, libro di stampo autobiografico, ambientato in una Torre Annunziata degli anni ‘60, nelle cui atmosfere si miscelavano in egual misura, insieme all’odore di salmastro e a colori che oramai non ci sono più, gioie ed amicizie ma anche violenze ed omicidi. Racconto di una città che nel bene e nel male è rimasta sempre nel cuore dell´autore, che in questo “ritorno” ha potuto riabbracciare i luoghi, le storie e i compagni lasciati, eppure mai dimenticati. Grazie a questo intrinseco legame tra i libri lo scrittore e i suoi luoghi di origine, la presentazione si è rivelata anche un’ occasione per discutere della città, dei problemi grandi e piccoli che ogni giorno la attanagliano. Ma si è parlato anche del modo di farla rialzare e, considerata la statura e la qualità dei relatori, non è stato difficile convenire che non può esservi rinascita socio-economica senza riscatto e rinascita morale e culturale. Un grazie sincero allora a quanti, come Rosario Trillocco, rendono onore, con le loro opere e con il loro impegno professionale, a questa tanto vituperata, ma al contempo, tanto intensamente amata città. EMANUELE SOFFITTO (nella foto, Maria Elefante, Rosario Trillocco e Stefano De Caro)