A cura della Redazione
Scavi di Oplonti: turisti "rapiti" “Una giornata particolare” è il titolo di un’iniziativa che si è svolta sabato 5 aprile presso il complesso degli Scavi di Oplonti. Si è trattato davvero di una mattinata speciale per coloro che vi hanno preso parte, in quanto è stata l’occasione per scoprire o riscoprire le straordinarie bellezze archeologiche della nostra città, dichiarate patrimonio dell’umanità dall’UNESCO. La manifestazione presenta un’ulteriore rilevanza in quanto protagonisti sono stati ragazze e ragazzi di alcuni istituti scolastici di Torre Annunziata, che hanno avuto in tal modo l’opportunità di accostarsi alle raffinate memorie del nostro passato. Infatti, l’iniziativa, che rientra nell’ambito del progetto “Arte a scuola”, gestito dalle società Protom e P.R.C., è stata organizzata dall’Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri “Cesàro”, dal Liceo “Pitagora” e dalla Scuola Media Statale “Alfieri-Manzoni”, in particolare dalle professoresse Marinetta De Falco, Elisa Esposito e Carla Raiola. L’iniziativa ha preso il via presso gli Scavi archeologici di Pompei, dove gli studenti, accompagnati da alcuni insegnanti e dalla professoressa Olimpia De Simone della Protom, hanno “rapito” un gruppo di turisti, invitandoli a seguirli, con l’ausilio di un pullman, a Torre Annunziata. Per i turisti vi è stata un’altra sorpresa in quanto erano presenti alcuni attori della soap opera “Un posto al sole”: Lucio Allocca, interprete di “Otello”, Daria D’Antonio, cioè “Assunta”, e il giovane Luca Turco, alias “Niko”, che ha riscosso molto entusiasmo tra le ragazze. Inizialmente il gruppo è stato condotto presso le Terme Nunziante Cesaro, quindi è ripartito alla volta degli scavi di Oplonti, dove il personale era pronto ad accoglierli con cortesia e professionalità. I turisti e gli attori hanno avuto così l’occasione di ammirare la villa di Poppea, ascoltando le spiegazioni relative agli ambienti e agli affreschi effettuate dagli stessi studenti, che, a tratti emozionati, hanno portato a termine il loro compito con impegno, supportati dal personale, tra cui il signor Mario Scisciola. Le giovani guide si sono anche soffermate sulla vita quotidiana degli abitanti della villa e sui riferimenti mitologici che sono alla base di alcuni affreschi. Inoltre, i ragazzi hanno mostrato ai presenti delle piccole miniature raffigurate, su fondo bianco, sul muro esterno della piscina della villa di Poppea, che solitamente sfuggono ai visitatori ma che presentano una straordinaria delicatezza ed eleganza, tanto che la professoressa Marinetta De Falco, ideatrice del progetto e “regista” della giornata, le ha fatte riprodurre sulle magliette indossate per l’occasione dagli studenti. La visita alle bellezze oplontine è poi proseguita presso il quartiere murattiano, dove gli studenti hanno illustrato l’antica arte bianca e mostrato i portoni, che conservano ancora le antiche effigie, di alcuni ex pastifici, come quello di Domenico Orsini; inoltre, il gruppo di turisti è stato condotto presso il cortile vanvitelliano dello Spolettificio. Vi è stata quindi un’autentica sorpresa per tutti i partecipanti, che grazie alla collaborazione del Sovrintendente di Pompei dottor Giovanni Guzzo e del dottor Lorenzo Fergola, responsabile degli Scavi di Oplonti, hanno potuto visitare la villa B, attribuita a Lucius Crassius Tertius, solitamente chiusa al pubblico. Di questo luogo, dove è possibile rivivere l’atmosfera di quel giorno del 79 d. C. in cui vi fu l’eruzione del Vesuvio che seppellì le due ville oplontine, in quanto sono stati rinvenuti numerosi scheletri di persone che cercavano di salvarsi dalla furia del vulcano, gli studenti hanno illustrato le caratteristiche, come il ritrovamento di numerose anfore e strumenti utilizzati per l’imbottigliamento del vino e il rinvenimento di un vero e proprio tesoro, gli ori di Oplonti, famosi in tutto il mondo. A conclusione della mattinata i turisti e gli attori sono stati invitati ad un buffet presso l’Istituto “Cesàro”, a cui ha preso parte anche il sindaco di Torre Annunziata Giosuè Starita, che ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa e l’impegno profuso dall’Amministrazione comunale per la riqualificazione dell’area archeologica e per garantire maggiore sicurezza ai visitatori, attraverso un sistema di videosorveglianza. Alla giornata hanno partecipato anche l’assessore all’Ambiente Massimo Manna e quello ai Lavori Pubblici Michele Cuomo. Lucio Allocca, Daria D’Antonio e Luca Turco hanno ringraziato gli organizzatori e gli studenti per l’opportunità loro offerta nel visitare il complesso archeologico, invito inusuale ma molto gradito per degli attori. La giornata si è conclusa con la visita al teatro dei pupi attivo all’Istituto di via Volta. Sull’iniziativa abbiamo raccolto le dichiarazioni della professoressa Marinetta De Falco, insegnante presso l’Istituto Cesàro: «Nell’ideare il progetto siamo partiti da una provocazione, poiché il turista che si reca a Pompei non viene spinto a visitare anche gli Scavi di Oplonti, quindi siamo andati a prelevare direttamente un gruppo, coinvolgendo la soap opera “Un posto al sole”. All’iniziativa hanno partecipato complessivamente circa centoquaranta studenti, che hanno dato il loro contributo nell’arricchire l’idea originaria. Il progetto si concluderà a maggio - prosegue la docente - con una mostra sui prodotti che abbiamo realizzato: magliette e segnalibri che raffigurano le miniature presenti sul muro della piscina della villa di Poppea. In particolare, rivolgo un appello ai gioiellieri della nostra città affinché riproducano tali figurine, in modo da farne una linea di prodotti simbolo di Torre Annunziata. Le scuole si sono impegnate anche nella creazione di altro materiale: gli studenti dell’Istituto Cesàro hanno realizzato un filmato in 3 D della villa B, quelli del Liceo Pitagora i disegni dei gioielli, gli alunni della Scuola Media Statale Alfieri-Manzoni hanno redatto una guida cartacea agli scavi. Per noi è stato fondamentale il gioco di squadra - conclude la professoressa - e questo progetto ha costituito anche l’occasione per studenti di istituti diversi di entrare in relazione tra di loro». PATRIZIA AMORUSO