A cura della Redazione
Le risposte del sindaco Giosuè Starita alle vostre domande Via melito strada con... piscina Egregio signor sindaco, Le scrivo per segnalare uno dei peggiori accumuli di acqua piovana e fognaria. In questa via Melito, nonostante siano stati eseguiti (previa nostre numerose richieste scritte) diversi lavori fognari, ad ogni minima condizione meteorologica avversa (bastano 10-15 minuti di pioggia ininterrotta) tutta la strada diventa una grande piscina rettangolare. Le fognature esistenti, anziché ricevere le acque piovane, fanno riemergere acque sporche. Inoltre, a causa del dislivello della via Vittorio Veneto, tutte le acque (provenienti sia da nord che da sud), si riversano nella via Melito presso i civici 62-64-66-68 (palazzine Sant’Alfonso de’ Liguori). Chiediamo l’intervento telefonico dei VV.FF. e ci rispondono che non è loro competenza ma della GORI, chiamiamo la GORI e ci risponde che non è compito suo bensì dell’Ufficio Tecnico del Comune, chiamiamo il Comune e ci risponde che non è loro compito e di richiedere l’intervento dei VV.FF. e così via. Le lascio immaginare le numerose difficoltà che Noi residenti abbiamo per poter accompagnare semplicemente i bambini a scuola, anche perché la strada è priva di marciapiedi. Le chiediamo: non è possibile creare diverse griglie tanto grandi quanto l’intera larghezza della strada? E’ possibile sapere chi è tenuto ad intervenire in caso di allagamento? Cordiali saluti dai residenti di Via Melito che pagano la tasse. Fabio Manzo “Il problema sollevato è atavico ed è stato affrontato più di una volta negli anni scorsi. Purtroppo, non ci sono interventi che possano migliorare la situazione, non solo a via Melito, ma anche in altre parti della città. L’unica soluzione è quella di collegare le nostre fogne al collettore che attraversa l’intera città fino al depuratore di Castellammare di Stabia. Al momento quest’ultimo non è ancora in funzione, pertanto abbiamo partecipato ad una conferenza di servizio per avere l’autorizzazione, in via provvisoria, ad effettuare comunque il collegamento. La Provincia di Napoli non è d’accordo ma noi siamo fiduciosi di poter raggiungere l’obiettivo”. La viabilità a via Zampa Egregio sindaco Starita, desidero portare alla Sua cortese attenzione l’alto grado di pericolosità a cui vanno incontro coloro che abitano o transitano per via Zampa - arteria di collegamento tra via Simonetti e Corso Umberto. La predetta arteria lamenta un notevole traffico costituito da: autoveicoli che la usano come scorciatoia per collegarsi al Corso Umberto; autotreni che sostano per “carico-scarico merci” a favore del supermercato “Pettorino”; numerosi motorini che “sfrecciano”, anche contro senso di marcia. Pertanto la mancanza di marciapiedi sul lato nord della stessa via Zampa - peraltro attraversata da anziani e dai bambini che si recano nelle scuole circostanti - mette a serio repentaglio la loro incolumità fisica. Ritengo che sia prioritario per l’Amministrazione comunale rientrare in possesso del suolo pubblico, impropriamente occupato dal cantiere sotto-sequestro, anche perché i tempi burocratici per la controversia, penso, siano abbondantemente trascorsi. Pertanto la pregherei di adoperarsi per la definitiva sistemazione di via Zampa, in quanto a ben poco servirebbero corone di alloro, qualora qualcuno perdesse la vita, per investimento da parte delle auto circolanti. “A breve inizieranno i lavori di ripavimentazione di via Simonetti. Contestualmente, si provvederà alla realizzazione di un marciapiede lungo via Zampa, lato sinistro per chi scende da via Simonetti. Chiese comunali Esimio signor sindaco, nonostante la nostra amata città viva un periodo difficile, attraverso queste poche righe voglio presentarLe un problema che dovrebbe essere preso in considerazione da Lei e dall’amministrazione tutta. Le chiese presenti sul territorio cittadino sono molte, esse sono ben curate ed amate dai loro fedeli; ma ve ne sono due che, pur essendo appartenenti al Comune, versano in uno stato di grande fatiscenza: la Chiesa madre del cimitero e il Santuario dello Spirito Santo (Chiesa del Carmine). Queste due parrocchie hanno ricoperto un importante ruolo per la storia cittadina, eppure oggi sono strutture fatiscenti (i fedeli sono costretti ad assistere alle celebrazioni liturgiche con il timore di essere colpiti da calcinacci o altro) che aspettano un aiuto da chi di competenza. Indubbiamente, ci sono ben altri problemi da risolvere, ma per riportare Torre al suo antico splendore dobbiamo iniziare dalle piccole cose e, inoltre, restaurare queste due strutture significherebbe migliorare l’estetica della nostra città. In conclusione, mi piacerebbe sapere se il problema da me citato è mai stato preso in considerazione da Lei o dal Comune e se ci sono progetti di restyling. La ringrazio e La saluto cordialmente. Fabio “Stanno per partire i lavori con i quali, attraverso un project financing, si provvederà ad aggiustare l’intero complesso cimiteriale. Nell’ambito di questi lavori è contemplata anche la ristrutturazione della stessa Chiesa madre del cimitero. Per quel che riguarda, invece, il Santuario dello Spirito Santo, siamo in attesa di ricevere il finanziamento di 500 mila euro, già approvato”. Parcheggio spolettificio Egregio signor sindaco, vorrei proporle una mia idea (non so se è possibile attuarla). Purtroppo vivendo a Bruxelles riesco a stare vicino alla mia amata città solamente tramite TorreSette. Scendo due volte l’anno, Natale ed agosto. Quello che maggiormente non riesco a digerire sono le tantissime auto parcheggiate sui marciapiedi dove purtroppo anziani, bambini e disabili debbono fare continui slalom per non essere investiti. La mia idea è questa: noi abbiamo questa nostra famosa Fabbrica d’armi oramai occupata forse da poche unità lavorative. Ecco, avendo essa tre uscite, via Vittorio Veneto, Corso Garibaldi e l’altra nei pressi della “Provolera” (mi scusi ma non ricordo piu’ il nome della strada), si potrebbe, con i dovuti accorgimenti, far sì che diventasse un grande parcheggio comunale e chi lascerebbe l’auto, pagherebbe un ticket, e con lo stesso pedaggio potrebbe usufruire dei famosi “pulmini comunali” raggiungendo le varie mete. Ovviamente avendo queste tre vie di uscite potrebbe essere usato diurno e notturno e per la sosta ad ore. Carmine Machille (dal Belgio) “Innanzitutto, ben vengano le proposte dei cittadini che hanno a cuore le sorti di Torre. Ed è bello sapere che anche chi è lontano continua ad amare la città. Tuttavia, purtroppo la Sua proposta non è realizzabile. In primis, le poche unità lavorative a cui Lei accenna, in realtà non sono così poche. Nello Stabilimento Militare di piazza Paolo Morrone lavorano circa duecentocinquanta dipendenti. In secondo luogo, l’area in questione fa parte del Demanio militare, e quindi sottratta alla disponibilità del Comune, che non può utilizzarla”.