A cura della Redazione

Stese nei pressi delle abitazioni dei debitori, estorsioni ai danni di altri pregiudicati e ancora traffico e spaccio di droga: due condanne ed un'assoluzione. Questo è l'esito del processo di primo grado, che si è tenuto con rito abbreviato dinanzi al gup Emma Aufieri del tribunale di Torre Annunziata, e che vedeva alla sbarra tre pregiudicati, ritenuti vicini al “Terzo Sistema”, sodalizio criminale nato nel vuoto di potere lasciato dai Gionta e che ha raggruppato giovani rampolli di famiglie camorristiche di Torre Annunziata anche vicine ai Gallo-Cavalieri.

È stato condannato a 4 anni di carcere il 24enne Luigi Sperandeo, mentre è stata comminata la pena di 3 anni al 23enne Vincenzo Della Ragione, residenti tra il rione Provolera e il Quadrilatero delle Carceri e con precedenti di polizia in materia di sostanze stupefacenti, assistiti rispettivamente dagli avvocati Antonio de Martino e Luciano Bonzani. Assolto, invece, il 25enne Giuseppe Lombardo, difeso dall'avvocato Giovanni Tortora, accusato di alcuni episodi di spaccio e già scarcerato dal Riesame lo scorso gennaio. I tre furono arrestati a tre giorni dal Natale scorso, quando gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato di Torre Annunziata, guidati dal primo dirigente Vincenzo Gioia e dal vicequestore Elvira Arlì, eseguirono tre ordinanze di custodia cautelare nei loro confronti. I tre erano ritenuti responsabili a vario titolo dei reati di traffico di sostanze stupefacenti, rapina, estorsione, porto abusivo di pistola e lesioni personali pluriaggravate.

LE INDAGINI. Le indagini sono scaturite da un grave episodio intimidatorio verificatosi proprio nel Rione “Provolera”. A fine marzo, furono esplosi numerosi colpi d’arma da fuoco contro il portone di un’abitazione di un pregiudicato, che secondo gli inquirenti non aveva pagato una partita di droga al “Terzo Sistema”. L’attività investigativa, svolta in un clima estremamente ostile ed omertoso, ha consentito di accertare l’esistenza del gruppo criminale capace di estendere l’attività estorsiva anche ad altri malviventi generalmente dediti a crimini minori. Le estorsioni hanno quindi avuto spesso la forma di vere e proprie rapine innescando una spirale di notevole violenza.

(Nella foto, da sinistra: Della Ragione, Lombardo e Sperandeo)

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