A cura della Redazione

Emergono i primi dettagli del furto messo a segno nella nottata tra mercoledì 15 e giovedì 16 marzo al risto-bar L'Incrocio di via Vittorio Veneto a Torre Annunziata, a pochi passi dal sito archeologico di via Sepolcri. Sarebbe uno solo il malvivente autore del raid e sarebbe stato individuato grazie ai filmati della videosorveglianza e fermato dalle forze dell'ordine. L'uomo ha infranto le vetrate del locale, tra l'altro ferendosi e spargendo sangue un po' ovunque, e trafugato televisori, computer e l'incasso della serata precedente, circa 600 euro. Sul posto sono giunti i carabinieri ed i vigili urbani. Avviate immediatamente le indagini che, a quanto pare, hanno prodotto i loro effetti.

«Sono molto amareggiato - spiega il titolare Alfonso Contieri -. Verrebbe voglia di mollare tutto ed andarmene. Ho investito in questa attività (L'Incrocio è stato inaugurato appena tre anni fa, nel marzo 2014, ndr) perché volevo fare qualcosa di buono per la mia città. Ma questi episodi ti scoraggiano. Io ed i miei collaboratori profondiamo il massimo impegno, sacrificando anche la famiglia. Ma se questi sono i risultati, diventa impossibile continuare». Parole pronunciate a caldo dall'ex consigliere comunale di Torre Annunziata, appartenente ad una delle famiglie più note tra gli esercenti alimentari. E che, forse, sono frutto dello sconforto. Ma che in ogni caso fanno riflettere sulle reali possibilità di sviluppo nella città oplontina, dove spesso imprenditori e commercianti sono costretti a fare impresa tra mille difficoltà, economiche e sociali. E, non per ultima, lungi dall'essere risolta è la questione legata alla sicurezza urbana.

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