A cura della Redazione

Erano finiti in manette nella stessa maxi operazione della guardia di finanza, ora si rivolgeranno al Tribunale del Riesame per ottenere la scarcerazione. I fratelli Bernardo e Domenico Tamarisco, considerati i reggenti del clan di famiglia che ha la sua roccaforte alle porte del rione Poverelli di Torre Annunziata, chiederanno l'annullamento delle ordinanze dalle quali sono stati raggiunti.

Entrambi assistiti dall'avvocato Pasquale Striano, presenteranno istanze diverse al tribunale delle libertà per ottenere una misura alternativa al carcere, ma per motivi diversi.

Bernardo, 44 anni, da quasi 20 costretto sulla sedia a rotelle a causa di un agguato al quale è sopravvissuto ma l'ha praticamente paralizzato, era ai domiciliari a scontare una vecchia pena inflitta dal tribunale di Salerno.

La scorsa settimana è tornato in carcere poiché considerato il reggente del clan che traffica droga con Ecuador e Colombia. Le sue condizioni di salute, però, non sarebbero compatibili con il regime carcerario, e su questo verterà l'istanza di scarcerazione.

Per Domenico Tamarisco, invece, le accuse sono diverse. Il 43enne è stato scarcerato il 6 aprile scorso per fine pena, ma 20 giorni dopo è stato raggiunto da un decreto di fermo della DDA per traffico di droga e detenzione di armi.

Il provvedimento è stato annullato, ma resta in carcere per un'ordinanza emessa dal gip di Torre Annunziata proprio per il possesso di una pistola. A suffragare l'accusa ci sarebbero alcune intercettazioni, che saranno contestate in sede di Riesame. 

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