A cura della Redazione

Non ci fu nessuno abuso d’ufficio e omissione di atti d’ufficio per la concessione dello stabilimento balneare "Lido Azzurro" di Torre Annunziata. Così si sono espressi i pm Francesca Sorvillo e Fabrizia Fiore della procura di Torre Annunziata guidata dal dott. Alessandro Pennasilico, che hanno chiesto l'archiviazione  per tutti gli indagati (Vincenzo Sica, allora direttore generale del comune oplontino; Anna Pesacane, dirigente del Suap; e Alfredo Vitagliano, gestore del Lido Azzurro).

I fatti risalgono al lontano 2007. Secondo i pm, Sica, in qualità di responsabile unico del procedimento di gara e Presidente della Commissione per l’affidamento della concessione dell’area demaniale del Lido Azzurro, procurava un ingiusto vantaggio patrimoniale all’ATI Villa Savoia srl, nella persona di Alfredo Vitagliano, genero di Gennaro Vitilello, ucciso il 28 novembre del 2006, a cui veniva affidata la concessione demaniale del Lido Azzurro. Per i pm Sica avrebbe dovuto astenersi in quanto nella fattispecie si era in presenza di un interesse proprio. Da qui l’indagine per il reato di abuso d’ufficio nei suoi confronti.

La dirigente del comune di Torre Annunziata, Anna Pesacane, era invece indagata sia per abuso d’ufficio che per omissione di atti d’ufficio.

Contro l'archiviazione chiesta dai Pm, ha presentato opposizione la società Terme Vesuviane, difesa dall'avvocato Antonio Cesarano. Si andrà, quindi, all'udienza preliminare davanti al GUP del Tribunale di Torre Annunziata, che sarà fissata nelle prossime settimane.