A cura della Redazione
Ha fatto il giro di Torre Annunziata la notizia riportata ieri da un quotidiano locale. Un politico 50enne è stato costretto alle cure mediche dopo un rapporto sessuale focoso con la sua partner. "Frattura del pene" così riportava il giornale, ma in realtà si tratta di "priapismo", ossia un´erezione persistente e anomala, molto dolorosa, dei soli corpi cavernosi del pene, non accompagnata dal consueto desiderio sessuale o eccitazione, che invece contraddistinguono la normale erezione maschile. Fatto sta che il politico torrese è stato costretto, dopo tentativi vani di far ridurre le dimensioni del pene con impacchi di ghiaccio, a ricorrere alle cure mediche in ospedale. Da qui, però, ha ritenuto, per ovvi motivi di privacy, andar via e recarsi presso una clinica privata, dove è stato sottoposto ad piccolo intervento chirurgico. La notizia è stata diffusa da Metropolis e subito ha fatto il giro della città. E’ iniziato, così, il toto-politico con il “pene fratturato”. «Stamattina – ha affermato un gestore di un bar – non ho mai visto tanti politici nel mio locale. Forse ognuno voleva farsi vedere affinché si escludesse a priori che l’indiziato fosse lui». Ma cos’è il priapismo. L’abbiamo chiesto ad un urologo in servizio presso una struttura ospedaliera di Napoli. «Il termine priapismo - afferma - deriva da Priapo, dio greco della fertilità, figlio di Afrodite, dotato di un membro mostruosamente pronunciato in lunghezza e rigidità. E´ quindi importante che ogni uomo sappia riconoscere quest´emergenza urologica, soprattutto alla luce del sempre più diffuso ed indiscriminato utilizzo, a scopo ricreativo, di farmaci contro la disfunzione erettile (viagra, levitra, cialis, papaverina, alprostadil ecc.)». E sembra proprio che il “noto politico” abbia fatto uso di farmaci “rivitalizzanti” prima del rapporto per ottenere una super prestazione sessuale. C’è chi ha pubblicato sulla rete un video con l’intervista dell’interessato, con voce camuffata e senza volto. Ma si nutrono dubbi sulla sua autenticità. Intanto continua la caccia del politico oggetto del doloroso inconveniente, dimenticando, una volta tanto, i gravi problemi che assillano la città.