A cura della Redazione
E´ il giorno dell´interrogatorio per Nazario Matachione. L´imprenditore farmaceutico, in carcere dal 14 ottobre con l´accusa di corruzione, è stato ascoltato stamattina nel corso dell´interrogatorio di garanzia condotto dai giudici che coordinano le indagini della Procura di Napoli. L´impianto accusatorio, pilastro dell´inchiesta dei magistrati napoletani su Matachione e due ufficiali della Guardia di Finanza, Fabrizio Giaccone e Fabio Massimo Mendella (quest´ultimo già in carcere nell´ambito di un´altra inchiesta), si regge sulle dichiarazioni rese ai pm Henry John Woodcock e Celeste Carraro dall´ex moglie dell´imprenditore, Maria Palomba. Quest´ultima avrebbe confermato alcuni aspetti dell’inchiesta. Raggiunta da una perquisizione, pur non essendo indagata, la donna avrebbe confermato il rapporto di amicizia tra l’ex marito e i due ufficiali, che avrebbe portato ad un sistema di ispezioni addomesticate da parte del colonnello Giaccone. E da questo momento in poi che Matachione avrebbe cominciato ad elargire «favori ed altre utilità» in cambio di verifiche ed accertamenti fiscali «compiacenti». Negli atti della Procura figurano viaggi a Parigi e New York ed altri "doni" come un orologio Rolex Daytona che l´imprenditore di Torre del Greco avrebbe fatto a Giaccone per ammorbidire i controlli nei confronti della sua azienda. Altro aspetto della vicenda è rappresentato dal pericolo di fuga che, secondo i magistrati, era impellente. Matachione, infatti, sarebbe dovuto partire per il Brasile il 26 ottobre per curare alcuni affari di tipo immobiliare nel Paese sudamericano. «Non voleva fuggire», è la tesi degli avvocati Elio D´Aquino e Bruno Larosa, che assistono l´imputato. «Si trattava di un viaggio già programmato». Gli stessi legali hanno presentato istanza di detenzione agli arresti domiciliari, che sarà discussa dal Tribunale del Riesame la prossima settimana. Nel frattempo, Matachione continua la sua reclusione nel carcere di Poggioreale. Al termine dell´interrogatorio, durato quattro ore, i legali hanno diramato un comunicato. «Il dott. Nazario Matachione - si legge nella nota - si è difeso strenuamente dalle accuse che gli sono state contestate. Ha rappresentato fatti e circostanze, anche di particolare rilievo, utili all´accertamento della verità». Per gli avvocati difensori, «le dichiarazioni, a parere del nostro assistito, rese dalla ex moglie e madre delle sue due figlie, sono dettate solo da risentimento per problematiche relative alla concorrenza tra farmacie sul territorio, e sono assolutamente infondate e non veritiere. Il dottor Matachione - prosegue il comunicato - ha escluso con forza qualsiasi coinvolgimento in episodi corruttivi, pur riconoscendo di aver utilizzato la sua carta di credito per organizzare due viaggi ad un ufficiale della guardia di finanza già da tempo suo amico. Tali viaggi non erano né potevano essere, per la forma di pagamento utilizzata, compensi per una verifica fiscale avuta precedentemente e a cui il Comandante in questione non aveva neanche preso parte. Si è detto stupito della circostanza emersa sulla stampa per cui stava preparando un piano di fuga in Brasile. Questo dato è confutato dalla stessa documentazione in possesso degli inquirenti ed è smentita dalle stessa ordinanza del Giudice. Si è dichiarato, infine, fiducioso che l’accertamento dei fatti proporrà una rapida risoluzione della vicenda giudiziaria, nell’auspicio che possa tornare al più presto alla guida delle sue aziende, alle quali, con dedizione e sacrificio, ha dedicato l’intera sua esistenza», si conclude la nota.