A cura della Redazione
Aggiornamento D´Alessio è stato trasferito all´ospedale Cardarelli di Napoli. Intanto, è stato arrestato l´aggressore. Si tratta di Mario Longobardi, 51 anni. Per lui l´accusa è di tentato omicidio Aggressione odierna (7 ottobre) con arma da taglio all’ex sindaco di Pompei Claudio D’Alessio. L’avvocato D’Alessio è stato accoltellato all´addome, sotto al palazzo dov’è sito il suo studio professionale, da persona a lui vicina che è stata immediatamente bloccata da altri presenti e attualmente si trova in stato di fermo per opera dei carabinieri di Pompei che presidiano anche la sua stanza presso la Clinica MariaRosaria, dove ha chiesto di essere accompagnato con urgenza. Al momento dell´aggressione, l’ex primo cittadino di Pompei si trovava in compagnia di un conoscente. Stava per salire sull’autovettura guidata dall’amico, che si era fermato sotto palazzo Fienga (sede dello studio), quando è stato raggiunto da una coltellata all’addome. Si devono approfondire la dinamica dell’aggressione ed il movente che ha spinto la persona amica (un 51enne disoccupato) a compiere il gesto, che tra l´altro gli era stata molto vicino nell’ultima campagna elettorale, quando D’Alessio non si è candidato ma ha presentato una lista di candidati al consiglio comunale vicini alla sua posizione politica. In questa lista il suo feritore aveva inserito il figlio e ne aveva curato in prima persona le pratiche e la parte attiva della campagna elettorale. Immediatamente dopo il ferimento, che non ha avuto un seguito anche perché l´aggressore è stato fermato per tempo, sono stati allertati i soccorsi e sul posto è arrivata una gazzella dei carabinieri della stazione di via Lepanto che ha preso in consegna l’aggressore. D’Alessio ora è ricoverato presso la clinica pompeiana dove gli è stata immediatamente suturata la ferita che, se oggettivamente non era grave risultava comunque inferta in un punto vitale. I sanitari gli stanno facendo tutti gli accertamenti clinici del caso (elettrocardiogramma, radiografie, analisi del sangue). Il professionista è seguito da vicino dai familiari più intimi (D’Alessio ha due figli nati da due diverse unioni) e dai migliori amici che non si allontaneranno dalla clinica fino a che non sarà sciolta ogni riserva sul suo stato di salute. Sul movente indagano i militari dell´Arma di Pompei sotto la guida del maresciallo capo Tommaso Canino. Ancora non c´è alcuna ipotesi e gli investigatori mantengono il più stretto riserbo. MARIO CARDONE Twitter: @mariocardone2 La solidarietà di Uliano "Piena e incondizionata solidarietà all´ex primo cittadino Claudio D´Alessio, vittima, in serata, di una vile e ignobile aggressione. Confido nel lavoro degli inquirenti e auspico che il responsabile o i responsabili di questo grave gesto siano al più presto assicurati alla giustizia". Sono le parole del sindaco Nando Uliano su quanto accaduto a D´Alessio.