A cura della Redazione
La rappresentanza sindacale di lavoratori degli scavi archeologici di Pompei, con un comunicato, mette in evidenza il merito degli addetti alla sala regia della soprintendenza archeologica di Pompei, Ercolano e Stabia in una recente operazione di sicurezza per il monumento. Difatti, grazie all’operatività continua degli gli uomini che curano la videosorveglianza che, 24 ore su 24, tiene sotto controllo l’area perimetrale del parco archeologico, è stato individuato e successivamente bloccato e consegnato ai carabinieri un balordo (probabilmente con la mente alterata da alcool e stupefacenti) che si era introdotto negli scavi da via Plinio ed aveva cercato di penetrare negli uffici amministrativi di San Paolino, situati a poca distanza. Ricostruiamo l´accaduto. Sono le 3 del mattino di sabato scorso. Gli addetti alla videosorveglianza hanno segnalato, come previsto, alla Polizia di Stato ed ai carabinieri l’intrusione di un uomo nell’area archeologica di Pompei che, non rendendosi conto di essere sorvegliato dalle telecamere, dopo aver scavalcato la recinzione di Via Plinio, all´altezza dell’edificio di San Paolino, si è avviato verso la sede degli uffici amministrativi della Soprintendenza. Dove penetrava dopo aver forzato a calci alcune porte di accesso. La Polizia di Stato intervenuta immediatamente ha identificato S. P. di Torre Annunziata, commerciante di frutti di mare con in tasca una discreta somma di denaro, trovato poi sotto l´effetto di alcool e allucinogeni. L’uomo, nella mattinata, anziché recarsi al mercato del pesce, aveva parcheggiato il suo furgone proprio lungo Via Plinio e aveva scavalcato la recinzione proprio all’altezza dell’edificio demaniale di San Paolino. E’ andata bene, perché gli uomini della P.S., in breve tempo, sono giunti sul posto ed hanno identificato l´intruso. Alle 3:30, accortisi dello stato di salute e confusione in cui si trovava l´uomo, gli agenti hanno fatto intervenire i medici del 118 che lo hanno accompagnato all´ospedale di zona. “Fortunatamente – fa presente la rappresentanza unitaria sindacale - il fatto si è verificato nell’area degli uffici di San Paolino, dove benché l’allarme sia stato danneggiato da un bel po’ di tempo, funziona la videosorveglianza. Cosa diversa sarebbe stata – ha commentato il comunicato sindacale - se l’irruzione fosse intervenuta degli uffici di Casina Pacifico, non ancora sottoposta a videosorveglianza, nonostante si tratti della sede che accoglie lo Staff del Grande Progetto Pompei con tutto il materiale riservato riposto nel suo archivio”. MARIO CARDONE