A cura della Redazione
Infruttuose anche nella giornata di oggi, mercoledì 27 novembre, le ricerche del corpo di Nunzia Cascone. La donna, 51 anni, non è stata trovato al posto di guida all’interno della Panda gialla “pescata” lunedì dopo che era stato scandagliato inutilmente il fiume Sarno per quattro giorni. Unica traccia il suo giubbino, rinvenuto nella serata di martedì. Da allora è stato tutto inutile. Sul corso del fiume hanno operato due gommoni alla ricerca del corpo della donna. A bordo di essi operatori esperti dei vigili del fuoco e della capitaneria di porto. Il primo gommone naviga a monte a partire dall’altezza dell’incidente stradale, causa principale della tragedia; il secondo porta a bordo uomini della capitaneria di porto. Naviga a valle, in prossimità della foce, in territorio stabiese. Prima sono state utilizzate lunghe aste per spostare i corpi solidi depositati sul fondo melmoso del Sarno. Là c’è di tutto, elettrodomestici, casse, mobili vecchi, secchi di plastica. In mezzo a tutta questa immondizia, che la dice lunga sul livello di civiltà dei cittadini e sull’opera del Consorzio di Bonifica (che è tale solo di nome) per la pulizia del fondale, si sperava di trovare impigliato il corpo della povera Nunzia. Oggi è arrivato “Dieso”, il robot elettronico ad ultrasuoni che cattura le immagini nelle zone d’ombra e le trasmette sul monitor dove, grazie ad un programma di risoluzione sofisticato, vengono decifrate forme e oggetti. I Vigili del Fuoco sono affiancati dal reparto aereo che sorvola, in elicottero, le acque del fiume alla ricerca di ogni indizio che possa portare al ritrovamento della donna. Il corpo di Anna Ruggirello, l´altra vittima, intanto, giace presso l’obitorio del cimitero di Castellammare di Stabia in attesa dell’autopsia di oggi, prevista a partire dalle ore 20. Sarà praticata dal medico legale Antonio Landi e fornirà notizie utili per il processo penale e civile che si svolgerà sulla triste vicenda. Solo dopo la magistratura oplontina rilascerà il nulla osta per la celebrazione delle esequie. Per quella data si spera di ritrovare anche il corpo di Nunzia, per cui è stato fissato un limite di ricerca di 15 giorni. Il timore è che la corrente lo abbia trasportato in mare aperto complicando le prospettive del suo ritrovamento. Intanto l’inchiesta giudiziaria muove i primi passi con due avvisi di garanzia. Il primo per duplice omicidio colposo é a carico del finanziere che guidava la Fiat Grande Punto che si è scontrata con la Fiat Panda. “Il mio assistito e tutta la sua famiglia sono provati dal dolore per questa drammatica vicenda che ha avuto conseguenze impensabili”. A parlare è l’avvocato Alfredo Sorge, legale del finanziere Catello D´Auria coinvolto nell’incidente in cui hanno trovato la morte mamma Nunzia e la figlia Anna. “Il mio assistito e la sua famiglia sono vicini ai familiari della signora Nunzia Cascone e della giovane Anna Ruggirello”. Per quel che concerne l’inchiesta “abbiamo fiducia nella magistratura”. Conclude l’avvocato Sorge “La procura sta operando bene”. Il secondo avviso di garanzia, parimenti per omicidio colposo è per uno dei due dirigenti dell’ufficio tecnico di Pompei. Attiene a presunte responsabilità collegate al mantenimento della sicurezza del traffico sulla via Ripuaria, considerato che in un ristretto arco di tempo due automobili sono precipitate nel fiume di Pompei. MARIO CARDONE twitter: @mariocardone2