A cura della Redazione
Una brillante operazione investigativa dei carabinieri della caserma di Pompei, comandata dal maresciallo capo Tommaso Canino, ha messo fine all’incubo che si era creato sul territorio pompeiano a causa del reiterarsi di colpi criminosi a danno dei gestori dei distributori di benzina. Il fatto che l’autore delle tre rapine fosse un unico individuo era stato immediatamente intuito dalle forze dell’ordine, anche in base ad elementi inequivocabili (abbigliamento, moto e lineamenti personali) collegati ai resoconti delle vittime. Questa notte, l’operazione che ha impegnato per alcuni giorni un nucleo di militari della Benemerita è stata coronata dal meritato successo con l’incriminazione e l’arresto di Antonio Avitabile, un pluripregiudicato di 35 anni, originario di Torre Annunziata, che è uscito dal carcere (dove era detenuto a causa dallo stesso tipo di reato) appena quattro mesi fa. Due rapine domenica (via Mazzini e via Plinio). Una terza messa a segno lunedì in via Ripuaria (sempre a Pompei). E’ solo l’anticipo di un curriculum di tutto rispetto di un delinquente che nonostante la giovanissima età ha fatto una notevole esperienza nel settore (arricchita dall’intermezzo del carcere). Inoltre, la sua ricca scheda di segnalazione rivela il profilo di un individuo violento. Infatti, sarebbe stato indagato per tentato omicidio (sempre a Pompei in località Villa dei Misteri). Al comando della caserma di via Lepanto, sulla base di prove evidenti di colpevolezza dell’Avitabile, hanno dedotto che il pregiudicato di 35 anni, con precedenti in reati specifici, sia l’autore della rapina effettuata in data 26 giugno 2011 ai danni del distributore carburante “Q8”. Sottoposto a fermo in quanto indiziato di delitto per rapina aggravata, Antonio Avitabile, classe ´76, e residente in via Cuparella a Torre Annunziata, ha subito da parte dei carabinieri la perquisizione domiciliare dell’abitazione, nel corso della quale sono stati rinvenuti e posti sotto sequestro il motociclo Honda “SH300” nonché gli indumenti (un giubbotto nero) presumibilmente utilizzati nella rapina. Dopo i rilievi foto dattiloscopici, l’arrestato è stato internato nel carcere di Poggioreale, dov’è tuttora a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, in attesa della convalida del fermo. Resta da chiarire qual è stato l’elemento che ha fatto scattare l’arresto dell’Avitabile sulla base della segnalazione dell’ultimo benzinaio rapinato: il tatuaggio sul braccio destro di una figura di chiara ispirazione asiatica (rappresenta una carpa che divora un demone). Si tratta di tatuaggi che sono realizzati nelle carceri. I carabinieri lo sanno. Da questa constatazione all’arrivare a mettere le mani sul delinquente il passo è stato breve. Un’identificazione all’americana da parte del benzinaio ha fatto accantonare ogni residuo dubbio sull’identità del rapinatore delle pompe di benzina. L’errore fatale commesso dall’Avitabile è stato quello di commettere le rapine indossando camicie a mezza manica. MARIO CARDONE