A cura della Redazione
Blitz delle forze dell´ordine all´alba di oggi. I carabinieri del Nucleo Investigativo di Torre Annunziata, diretto dal capitano Alessandro Amadei, hanno sottoposto a provvedimento di fermo otto persone ritenute vicine al clan Gionta, emesso dal magistrato Pierpaolo Filippelli della DDA di Napoli. I reati contestati vanno dall´associazione a delinquere finalizzata al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti, alla detenzione illegale di armi clandestine da guerra. Figura, inoltre, anche l´accusa di sequestro di persona. Relativamente a quest´ultimo reato, i carabinieri del Nucleo Investigativo hanno ricostruito una vicenda che risale al 25 giugno scorso, quando un´auto utilizzata dai narcotrafficanti, con all´interno un carico di droga del valore di 200 mila euro, fu fermata ad un posto di blocco da finti agenti a Poggiomarino, che portarono via la "merce". L´accaduto avrebbe determinato la reazione degli uomini del clan Gionta decisi a scovare l´autore della soffiata. Il possibile basista fu individuato in un ragazzo di 27 anni che venne prelevato in provincia di Salerno per essere poi portato a Torre Annunziata. Durante il trasferimento in auto, però, i malviventi furono fermati ad un posto di blocco dei carabinieri, che erano venuti a conoscenza del rapimento. Nei giorni a seguire, le indagini degli uomini dell´Arma hanno ritenuto sempre più credibile l´ipotesi di una vendetta ai danni del 27enne, e pertanto stamani all´alba hanno attuato il blitz che ha portato all´arresto di otto persone. Si tratta di Alfonso Nasto, Aniello Nasto, Domenico Caracciolo, Antonio Caracciolo, Francesco Antille, Antonio Agretti, Biagio Coppola e Alfonso Viola (l´uomo alla guida dell´auto con a bordo il carico di droga trafugato).