A cura della Redazione
Turista tedesca stuprata, la confessione dei minorenni Giovanni e Valentino, i due 16enni fermati per le violenze a una coppia di turisti tedeschi a Torre Annunziata, nel napoletano, hanno confessato. A riferirlo è il Questore di Napoli Antonino Puglisi. Piena coincidenza, sottolineano gli inquirenti, c´è tra il racconto della donna e "dichiarazioni spontanee, dettagliate", le definisce Puglisi, di una violenza efferata raccontata dai due minori. Disposto il test del Dna sulle tracce li liquidi corporei presenti sugli abiti di Sandra G., la 25enne psicologa stuprata dal "branco", e quello dei tre minori fermati in meno di 48 ore dalla polizia. Sequestrato anche uno scooter probabilmente usato per andare sulle spiagge di Rovigliano dai tre 16enni. Numerosi i riscontri trovati al racconto della donna, non solo nelle ammissioni dei ragazzi, ma gli accertamenti continueranno. "La vicenda è chiara - spiega il Questore di Napoli - tracce, indizi ed elementi che non vi diciamo vanno in un unica direzione. Il caso è chiuso. In tanti anni di carriera non ho mai visto una cosa simile". Al suo fianco, nella conferenza stampa organizzata nei locali del commissariato di corso Umberto I, il primo dirigente Attilio Nappi, il capo della Questura, Antonio Borrelli, il vice capo della Squadra Mobile, Andrea Curtale, e la dirigente della sezione scientifica della Questura, Fabiola Mancone. “I due ragazzi – continua il questore Puglisi - hanno raccontato le fasi della violenza sessuale con freddezza che ci ha colpiti. Sono emersi particolari efferati e violenti che sconcertano”. Concluso in 48 ore un caso non facile, in cui l’unico elemento in mano agli investigatori era un identikit, poi un riconoscimento vocale del primo minorenne arrestato. Nel confronto all’americana Sandra ha riconosciuto uno dei suoi violentatori, poi ha chiesto, tramite l’interprete, di sentire la voce del ragazzo. Dopo una sola parola “Bella”, la donna è scoppiata in lacrime. Il puzzle poi è stato ricomposto dagli agenti della sezione giudiziaria del commissariato di Torre Annunziata, coordinati dagli ispettori Giuseppe Bove e Alfonso De Gregorio. Tabulati telefonici dei fermati; rilievi sulle frequentazioni di Luigi S., il primo ragazzo fermato; il fatto che Giovanni L. e Valentino G. (figlio di un dipendente comunale), al momento del fermo, si trovassero sotto lo stesso tetto in un’abitazione di Trecase: tutti elementi, questi, che hanno convinto gli investigatori che si era sulla strada giusta. Ma ciò non bastava, occorreva la confessione dei due minorenni. Il loro crollo sarebbe avvenuto dopo alcune contraddizioni sull’alibi della sera e della notte precedente. I due sedicenni avrebbero confermato che l’obiettivo di quella serata era una rapina ed una prestazione extra. Ed erano talmente sicuri di farla franca che hanno lasciato diverse tracce sia sul vestito indossata da Sandra G., sia all’interno della Ford Fiesta della coppia dei tedeschi. La polizia effettuerà gli esami sulle tracce biologiche recuperate e le comparirà con il Dma dei tre minorenni, sottoposti ad un tampone salivare. Tuttavia, nelle mai della polizia scientifica ci sono già alcuni elementi che inchioderebbero uno dei minorenni, ancor prima dei risultati della comparazione del Dna. Infatti, sui pantaloni di un ragazzo sono state trovate tracce di sangue della vittima dello stupro, ferita ad una gamba nel corso della violenza. I due componenti del branco hanno affermato di aver effettuato una sorta di sopralluogo nella zona di Rovigliano, sapendo che lì stazionavano coppiette in cerca di intimità. “Questi tre ragazzi – spiega il Questore – hanno agito con un disprezzo assoluto della vita e della dignità umana. A nome dell’Italia sana e dei cittadini sani voglio chiede scusa alla cittadina tedesca per l’efferato episodio”. Intanto, questa mattina, nel centro di prima accoglienza dei Colli Aminei, si terrà l’udienza di convalida del fermo dei tre minorenni. Il provvedimento è stato firmato dal pubblico ministero Tortori. Il Comune di Torre Annunziata e l’Ascom di Napoli e provincia hanno annunciato che si costituiranno parte civile al processo contro i tre minorenni accusati di rapina e stupro nei confronti della turista tedesca. “La nostra comunità – afferma il sindaco Starita – non può essere danneggiata così da una banda di cialtroni”. Replica Antonio Pace, presidente dell’Ascom: “E’ inverosimile – ha dichiarato – che un’intera città debba pagare lo scotto e il danno d’immagine internazionale causato dall’efferatezza di pochi”.