A cura della Redazione
Omicidio avvolto nel mistero, si scava nella vita di Gallo Resta avvolto nel mistero l’omicidio del meccanico quarantenne avvenuto a Torre Annunziata ieri mattina in via Castello, davanti alla sua officina. Per gli inquirenti le modalità dell’agguato sembrerebbero non lasciare spazio a dubbi: il modo con cui è avvenuta l’esecuzione di Giuseppe Gallo rientra nel classico clichè della camorra. Tuttavia il meccanico non era un personaggio legato alla malavita locale, almeno così emerge dal suo casellario giudiziario. Solo un piccolo precedente per ricettazione, ma il reato fu commesso oltre dieci anni fa. E qualche difficoltà gli inquirenti l’hanno anche per individuare un movente che sia verosimile. Se, come sembra, si esclude l’ipotesi di un agguato di camorra, allora la pista da seguire sarebbe quella dello sgarro personale. Stando a quanto ricostruito dagli investigatori, pare che i sicari fossero due, entrambi in sella ad una moto di grossa cilindrata. E sembrerebbe che a sparare siano stati tutti e due con pistole diverse, una calibro 9x21 e un revolver 38. Due i proiettili che hanno colpito il quarantenne, mentre altri colpi di pistola hanno raggiunto il suo pastore tedesco Black, morto dopo qualche ora in seguito alle ferite riportate, nonostante l’intervento dei sanitari dell’ufficio veterinario dell’Asl. Sul posto si è portato il pubblico ministero della Procura della Repubblica di Torre Annunziata Mariangela Magariello, cui sono state affidate le indagini. Il fatto che l’inchiesta sia stata consegnata nelle mani di un magistrato della Procura ordinaria lascia pensare che gli inquirenti escludono la pista che porta alla criminalità organizzata. Oltre ai carabinieri della locale Compagnia, diretti dal maggiore Pasquale Sario e dal tenente Marco Spaziani, hanno raggiunto il luogo dell´agguato anche i militari della sezione rilievi del reparto territoriale di Castello di Cisterna per raccogliere tutti gli indizi utili all’indagine. Il corpo di Giuseppe Gallo, che presentava due fori d’entrata, uno alla gamba sinistra ed un altro alla tempia, quest’ultimo risultato poi fatale, veniva rimosso dall’asfalto intorno alle 12,30 per essere trasportato all’obitorio di Castellammare di Stabia dove, nelle prossime ore, sarà effettuata l’autopsia.