A cura della Redazione
Sette fusti di sostanze sospette, abbandonati in strada a pochi metri da un campo nomade. In Largo Macello, area da poco bonificata, si sono vissute lunghe ore d’attesa per conoscere l’esito delle prime analisi dell’ASL, che sembrerebbero scongiurare la presenza di sostanze tossiche. Immediata l’opera di recupero messa in atto dall’Amministrazione Comunale. Nella mattinata di ieri alcuni tecnici della Multiservizi, durante un normale controllo del territorio, rilevavano la presenza dei fusti comunicandola immediatamente all’Ufficio Ecologia del Comune. Quest’ultimo, su input dell’assessore all’Ambiente Massimo Manna, provvedeva a disporre tutte le procedure atte al recupero dei materiali sospetti. Veniva allertata l’unità specialistica dell’ASL NA 5, coadiuvata dal medico Rino Marasco, la Polizia Municipale e la stessa Oplonti–Multiservizi. Una prima analisi organolettica da parte dei tecnici dell’ASL, rilevava che la sostanza contenuta all’interno dei fusti poteva presumibilmente essere “olio bruciato”, cosa che ha dato un po’ di sollievo all’intera task force intervenuta. Si provvedeva di conseguenza alla “messa in sicurezza dell’area”, in attesa che una ditta specializzata incaricata dal Comune, nella giornata odierna, provveda al prelievo dei fusti, alle successive ed accurate analisi delle sostanze presenti e al successivo smaltimento, rispettando le normative previste dalle vigenti leggi in materia ambientale. L’area in questione rientra nella zona del mercato ittico attigua al porto oplontino, da poco tempo bonificata e recintata e che, purtroppo, attualmente si ripresenta invasa da cumuli di rifiuti di vario genere. A tale scopo, l’Amministrazione Comunale sta studiando vari sistemi di intervento, atti a scongiurare il selvaggio sversamento di rifiuti in varie zone della città da parte di anonimi e soprattutto, consentire un accurato monitoraggio igienico sanitario per l’intera popolazione. p.b.