A cura della Redazione

Gli uomini della Capitaneria di porto di Torre del Greco hanno sequestrato uno dei maggiori cantieri navali ubicati nel porto della città corallina.

Il provvedimento, emesso dal Gip del Tribunale di Torre Annunziata, scaturisce da una complessa attività di indagine denominata "Porto Sicuro", avviata dall'ottobre 2015 dalla Guardia Costiera di concerto con la Procura oplontina, e che ha coinvolto anche personale tecnico del Comune, dell'Asl Na 3 Sud, del Dipartimento di Prevenzione e Sicurezza ambienti di lavoro (SPSAL) e dell'Arpa Campania.

La struttura cantieristica posta sotto sigilli, che si estende su un'area demaniale marittima di oltre 2.920 metri quadrati e su uno specchio acqueo di oltre 1.000 metri quadrati, è risultata priva di alcun titolo concessorio demaniale marittima legittimante la relativa occupazione.

Numerose le violazioni di natura demaniale marittima, urbanistico/edilizio e paesaggistico/ambientale riscontrate, nonché in materia di sicurezza ed igiene dei luoghi di lavoro.

In particolare, il personale della Capitaneria ha ravvisato la detenzione incontrollata di rifiuti speciali pericolosi e non autoprodotti in assenza delle prescritte autorizzazioni, iscrizioni e comunicazioni accumulati in strutture non idonee; l'abbandono incontrollato su aree demaniali marittime di pneumatici, residui di lavorazione; l'accertata mancanza dei prescritti registri di carico e scarico dei rifiuti speciali derivanti dall'attività d'impresa; la dispersione diretta al suolo di olii esausti ed altre sostanze pericolose con possibili contaminazioni della matrice ambientale alla luce della quantità di materiale sversato nel tempo.

Nel corso della stessa operazione sono state fatti oggetto di controllo pontili, punti d'ormeggio, strutture cantieristiche, sodalizi e ogni altra tipologia di attività ricettiva localizzata nel porto di Torre del Greco. Denunciate all'Autorità competente altri venti soggetti titolari di attività per occupazione abusiva di aree e specchi acquei ed accertata realizzazione di innovazioni non autorizzate su aree in concessione .

Circa 2.500 i metri quadrati complessivi di specchi acquei risultati occupati abusivamente attraverso strutture d'ormeggio e numerose unità nautiche di diverse dimensioni, immediatamente fatte sgombrare e da far ripristinare a seguito di diffida notificata a carico di soggetti concessionari e non.

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