A cura della Redazione

La Direzione dell'Asl Na 3 Sud non ha accordato l'autorizzazione allo svolgimento del Consiglio comunale monotematico sul futuro dell'Ospedale Maresca all'interno della struttura sanitaria di via Montedoro.

L'Assise avrebbe dovuto riunirsi venerdì 26 febbraio. La seduta si svolgerà comunque, ma a Palazzo Baronale, alle ore 9.

Alla base del cambio di sede, la decisione del commissario straordinario dell’Asl Napoli 3 Sud, Antonietta Costantini, che - come si legge in una missiva indirizzata al sindaco Ciro Borriello e al presidente del consiglio comunale facente funzioni, Annalaura Guarino - «da una valutazione attenta della fattibilità di quanto richiesto» ha ritenuto opportuno non accordare «l’autorizzazione all’utilizzo dei locali dell’ospedale Maresca per l’adunanza» in ragione della «considerazione che detta attività potrebbe creare problematiche alle attività assistenziali e disturbo ai pazienti ricoverati»

La decisione del commissario straordinario dell’Asl Napoli 3 Sud giunge a poche ore dalla seduta del consiglio comunale e dopo che nei giorni scorsi gli stessi vertici dell’azienda sanitaria avevano acconsentito allo svolgimento dell’assise. «tanto da permetterci perfino l’effettuazione degli opportuni sopralluoghi», fa sapere il presidente del consiglio facente funzioni Guarino.

Amareggiato il sindaco Ciro Borriello: «Leggo questa mancata autorizzazione - dice - come una decisione politica che giunge dall’alto. Non posso che essere sconcertato, visto che la richiesta di effettuare la seduta del consiglio comunale al Maresca era arrivata dagli stessi lavoratori dell’ospedale nel corso dell’assemblea pubblica svoltasi martedì mattina. Mi sono recato personalmente dal commissario straordinario, dottoressa Costantini, per chiedere a nome del consiglio comunale e dell’intera cittadinanza di tenere la seduta nei locali del Maresca, ricevendo, pur non senza difficoltà, autorizzazione in tal senso. Cosa sia accaduto successivamente è a me non noto».

«Sono dispiaciuto - conclude il primo cittadino - per l’improvviso cambio di programma. Ma sono certo che la città risponderà a dovere anche a questa nuova chiusura nei confronti di chi si batte in difesa dell’ospedale Maresca. Anzi, mi sento di aggiungere che è questo un motivo in più per essere presenti a palazzo Baronale, al fine di evitare che ancora una volta il nostro diritto alla salute venga calpestato».