A cura della Redazione

Anche l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Ciro Borriello ha partecipato, domenica pomeriggio, alla cerimonia di intitolazione del settore tribuna dello stadio “Amerigo Liguori” di Torre del Greco al compianto Vincenzo Strino, ex portiere e autentica bandiera della Turris. Alla cerimonia dello scoprimento della targa apposta a ridosso della tribuna stampa, svoltasi prima del fischio d’inizio di Turris-Potenza, ha infatti preso parte il consigliere comunale delegato allo Sport, Vittorio De Carlo. De Carlo, fino allo scorso anno capitano della compagine corallina, è apparso visibilmente emozionato: “Trovare le parole giuste per ricordare la figura di Strino – ha detto – non è facile. Per me, come per tanti calciatori che hanno avuto la fortuna di conoscerlo, è stato un punto di riferimento: professionalità, dedizione e amore per la maglia corallina l’hanno sempre contraddistinto. Sapere che una parte del ‘suo’ stadio da oggi è intitolato a lui, per noi dell’amministrazione comunale è motivo di grande vanto e orgoglio”.

Alla cerimonia, promossa dal presidente della Turris Giuseppe Giugliano, hanno preso parte i familiari di Strino, i massimi vertici della Lega di Serie D e i dirigenti del Potenza, squadra che oggi ha affrontato la Turris e nella quale Strino ha militato in uno dei pochi periodi in cui non ha vestito la casacca corallina. Coinvolti tutti i tifosi sistemati proprio nel settore ‘Strino’, che hanno accompagnato la cerimonia con cori dedicati a Vincenzo.

“Ho avuto il piacere di stare con Strino una sola volta – ha ricordato il presidente Giuseppe Giugliano – e mi ha ringraziato per quanto fatto per la Turris. Detto da lui, colonna di questa società da calciatore e da tecnico, era il complimento più bello. Intitolare un settore a Strino era il minimo che potessimo fare: Vincenzo sarà sempre con noi”.

Commossi i familiari del compianto portiere: “Ringraziamo la dirigenza e i tifosi – ha detto il figlio Guido Strino – per questa iniziativa. Ci sono stati sempre vicini e questo momento, insieme al saluto dell’intero stadio il giorno del funerali, è un gesto che ci ha colpito moltissimo”.