A cura della Redazione

Senso unico e divieto di sosta nella parte alta di via Cesare Battisti. Scatta da oggi, giovedì 2 luglio, il nuovo piano traffico relativo ai lavori di riqualificazione delle strade del centro cittadino legati al programma di interventi Più Europa. È quanto dispone una specifica ordinanza firmata dal comandante della polizia municipale Salvatore Visone, su indicazione dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Ciro Borriello, utile a favorire gli interventi che prevedono il rifacimento del manto stradale tra via Battisti e il segmento di corso Vittorio Emanuele che dall’incrocio con via Circumvallazione collega all’area a ridosso della villa comunale.

L’ordinanza prevede l’istituzione “del divieto di sosta con rimozione forzata h 24, su ambo i lati della carreggiata, ed il senso unico di marcia direzione valle-monte in via Cesare Battisti, tratto compreso tra l’incrocio di corso Vittorio Emanuele e l’incrocio con via dei Naviganti, secondo le indicazioni e sotto la responsabilità del responsabile di cantiere, secondo l’andamento dei lavori a partire dal giorno 2 luglio, per tutta la durata dei lavori, previsti in quaranta giorni. Fatto salvo comunicazione della dirigenza Lavori pubblici per l’apertura della suddetta via”.

“Abbiamo approfittato della chiusura degli istituti scolastici – afferma l’assessore con delega ai Lavori pubblici, Luigi Mele – per procedere agli interventi programmati nella parte alta di via Cesare Battisti, tenuto conto inoltre del fatto che i tempi per la realizzazione di tutti gli interventi stringono, dovendosi concludere entro la fine di ottobre”.

Sulla scorta di questa esigenza, la settimana prossima dovrebbe essere disposta anche la chiusura di via Purgatorio: “Siamo consapevoli – conclude Mele – che ancora una volta chiediamo un sacrificio ai torresi, a cominciare dai residenti delle zone interessate e di tutti gli automobilisti. Ma i lavori proseguono celermente e siamo quindi sicuri che tutte le opere verranno consegnate entro i tempi stabiliti, senza il potenziale rischio di dover rinunciare, anche in minima parte, ai fondi del programma di interventi Più Europa”.