A cura della Redazione

Il grande  successo della prima edizione di Open-il maggio dei luoghi e dell'arte, svoltasi dal 16 al 24 maggio, realizzato a costo zero, è da ricercare innanzitutto nella sete di spazi per la cultura e per l'arte. Una formula semplice, già da anni sperimentata altrove ma a Torre del Greco arricchita da una direzione artistica e da un progetto pensato e calato nei siti, ha reso la città in “movimento” da un luogo all'altro. “Abbiamo dato alla città – spiega l’assessore alla Cultura, Alessandra Tabernacolo – alcuni dei suoi spazi, grazie a iniziative mirate e strutturate. Un’esperienza che ha permesso alla città di vivere due fine settimana stile-Maggio dei monumenti e che speriamo di poter ripetere”.
I luoghi, e non solo monumenti ma spazi aperti per il vivere civile come il porto, hanno rappresentato la sfida più grande: “Ho provato a ridare una nuova veste a gioielli d'arte personalizzandoli con performance di danza, teatro, musica create per l'occasione. Ogni luogo del programma ha vissuto la sua ‘eccezionalità’, slegandosi cosi dalla ordinaria attività che in alcuni spazi si conduce già egregiamente”. A sostenerlo il direttore artistico Gigi Di Luca.
E in effetti è stata netta la sensazione avvertita dai numerosi spettatori di un programma originale, di qualità, ma soprattutto di un programma che avesse un filo conduttore nell'equilibrio tra lo spazio visivo di ogni monumento e le azioni artistiche che hanno elevato a suggestioni ulteriori quella visione di tale bellezza.
E poi letture sul tema della legalità nel giorno della strage di Capaci, visite guidate, informazioni sui luoghi, cenni storici per un sapere da cui non si può prescindere per ritrovare la propria identità. Tra i siti più pregevoli certamente bisogna annotare la riapertura - anche se occasionale - di villa del Cardinale, ma elencando tutti i luoghi coinvolti ci si accorge di immense bellezze cittadine: museo del corallo, museo della marineria torrese, ipogeo delle anime della chiesa del Santissimo Sacramento e San Michele Arcangelo, ipogeo della chiesa di Santa Maria del Principio, chiesa di Santa Maria di Portosalvo, palazzo Baronale, molo del redentore, villa Enrico De Nicola, villa del Cardinale, villa delle Ginestre, villa Macrina. E ancora tanti ce ne sono noti e meno noti da inserire nelle prossime edizioni di Open.

 

“Aprire la mente, aprire i luoghi, aprirsi agli altri, aprire ciò che è chiuso, rendere il senso dell’incontro, dell’accoglienza non un momento eccezionale, ma l’abitudine quotidiana”. Questo è stata la missione di Open, un numero zero che è stato possibile realizzare gratuitamente con l'apporto di tutti a partire dall’ideazione e direzione artistica di Gigi Di Luca e dalla Bazzarra e grazie alla collaborazione organizzativa del Comune e dell’assessore alla Cultura Alessandra Tabernacolo che ha sposato sin dall'inizio l’idea sostenendola con convinzione insieme al sindaco Ciro Borriello, dello staff dell'ufficio cultura, e grazie alla partecipazione a titolo gratuito di numerosi artisti ed associazioni: cinque danzatori (Giuseppe Brancaccio, Carmen Famiglietti, Alessandra Monaco, Francesca D'Avino e Laura Noviello), quattro ginnaste (Amina Arena, Sara Russo, Francesca Di Sauro e Sara Di Luca), sei attori (Maria Adamo, Antonello Aprea, Monica Cipriano, Silvia D'Istria, Laura Ferraro, Maria Pacilio), venti giovani attori allievi della scuola di teatro La Bazzarra, un cantastorie (Giuseppe Mauro), un suonatore popolare (Giovanni Saviello), dieci musicisti (Maurizio Giobbe, Maurizio Carbone, gruppo etnica Ditirambo), quattro pittori, giovani artisti del progetto “Invasione degli angeli”, dieci guide (Francesca Guida, Lina Sorrentino, Salvatore Perillo, Vittorio D'Alesio, Ciro Langella, Rino Imbò, alunni del liceo artistico Degni), cinque persone dello staff (Rossella Accardo, Imma Vicedomini, Franco Nella, Anna Pinto, Sara Tuoro), due grafici (Antonio Demino, alunno liceo artistico Degni, e Alessandro Frulio). E infine gli enti e le associazioni coinvolte: Curia arcivescovile di Napoli, fondazione ente per le ville vesuviane, La Bazzarra, Gav, associazione forense De Nicola, Lega navale, museo della marineria Torrese, liceo artistico Degni/museo del corallo, Wesuvio, Invasione degli angeli, associazione Perla etnica, associazione cuochi Torre del Greco area vesuviana-nolana-strianese, suoni e visioni.