A cura della Redazione
Problematica dei cavalcavia autostradali: il sindaco di Torre del Greco, Ciro Borriello, torna a scrivere al prefetto per chiedere un tavolo tecnico. Dopo la lunga e articolata missiva inviata pochi giorni dopo il suo insediamento e dopo le risposte giunte dal Ministero delle Infrastrutture, dalla Società autostrade meridionali e dallo stesso prefetto, il primo cittadino ha nuovamente sollecitato Francesco Antonio Musolino “affinché – si legge nella missiva inviata questa mattina – possa promuovere un tavolo tecnico per la soluzione delle problematiche evidenziate”. Problematiche portate già all’attenzione del prefetto nella precedente lettera e che riguardano sei interventi avviati su diversi punti della città e ancora non del tutto ultimati. Per meglio evidenziare lo stato dei fatti, il sindaco ha deciso di fare accompagnare la lettera con un dossier fotografico. “Questa amministrazione – scrive Borriello – recepisce e concorda con la necessità di ritenere di premiante interesse, sia generale che locale, ai fini della salvaguardia dell’incolumità della popolazione residente e al fine di garantire la sicura circolazione dei veicoli in autostrada, il completamento delle opere connesse alla realizzazione dei lavori della terza corsia, in particolare nel territorio di Torre del Greco. Di conseguenza, proprio nell’ottica della tutela degli interessi generali e della leale collaborazione interistituzionale, questa amministrazione è costretta ad insistere nel rimarcare le doglianze già espresse relativamente all’esecuzione dei lavori in atto. In ogni caso, questa amministrazione conferma la propria assoluta disponibilità allo svolgimento del proprio ruolo istituzionale”. Nel reportage fotografico allegato alla missiva, il sindaco punta l’attenzione sul sottovia Marconi, per il quale il “progetto di allargamento e deviazione delle strade locali” prevedeva che “la larghezza netta complessiva sarebbe stata di 12 metri, con carreggiate di 8 e marciapiedi di 2 cadauno. Lo stato attuale, a seguito della realizzazione dell’opera, non riflette lo stato del progetto”. Attenzione puntata anche sul cavalcavia Curtoli, per il quale si “riscontrano due sostanziali modifiche”. “La prima riguarda l’appoggio a monte del nuovo ponte, che in progetto è previsto in parziale sovrapposizione al vecchio ponte. Lo spostamento effettuato comporta la creazione di una doppia curva nella parte a monte, che limita la visibilità. La seconda riguarda l’imbocco della strada di servizio che risulta spostato a monte rispetto al progetto. Tale strada di servizio non appare completata in tutta la sua estensione”. Altre foto e sottolineature per il sottopasso di via Lamaria, il sottovia e il cavalcavia Camaldolilli e il sottovia Agnano.