A cura della Redazione
Il MoVimento 5 Stelle è solidale nei confronti di alcuni membri del Comitato Pro Maresca condannati a due mesi di reclusione per interruzione di pubblico servizio. E’ stato Luigi Gallo, Deputato del MoVimento che da tempo segue da vicino le vicende dell’ospedale della sua città, a portare l’appello di solidarietà del Comitato Pro Maresca in Parlamento al quale hanno subito aderito i Deputati Campani del M5S: Vega Colonnese, Salvatore Micillo, Roberto Fico, Luigi Di Maio e Carlo Sibilia e tanti altri parlamentari tra i quali Andrea Cecconi capogruppo agli Affari Sociali. «L´ospedale - si legge nella nota scritta dal Comitato Pro Maresca - serve un bacino di circa 400 mila abitanti, i quali, in caso di chiusura, resterebbero tagliati fuori da qualsiasi assistenza medico-sanitaria. Il Comitato da tre anni occupa il quarto piano dell´ospedale come atto di protesta e di denuncia delle irregolarità e degli abusi connessi al progetto politico di privatizzare la Sanità Pubblica. Tale protesta ha prodotto una denuncia preventiva da parte del Comitato stesso alla Procura di Torre Annunziata riguardo ai rischi che i cittadini avrebbero corso se i tagli previsti fossero stati confermati, e che, purtroppo, si sono verificati drammaticamente». A nulla, dunque, sembrano essere valse la raccolta firme per evitare la chiusura della struttura. «Organi competenti e Istituzioni di prossimità - prosegue il comunicato del Comitato -, piuttosto che impegnarsi nelle loro rispettive responsabilità amministrative e politiche, si mostrano sordi e indifferenti ai tentativi di intimidazione subiti dal Comitato, di recente raggiunto dai primi decreti penali di condanna. Incredibilmente, infatti, alcuni dei membri del Comitato, da sempre in difesa delle Salute pubblica, sono stati condannati dallo stesso Tribunale di Torre Annunziata cui avevano fatto esposto, a due mesi di reclusione per aver interruzione del pubblico servizio durante una manifestazione. Solerte la giustizia in questi casi! Uno Stato che non rispetta la sua stessa Carta Costituzionale, nonché la Carta europea dei Diritti per la Tutela della Salute come bene pubblico inalienabile, è davvero uno stato democratico?! In ultimo, come può essere condannato chi si esprime a tutela del diritto di tutti alla salute? Il Tribunale di Torre Annunziata sarà solerte allo stesso modo in cui lo è stato rispetto al Comitato, con gli amministratori locali e nazionali che da anni smantellano i servizi pubblici? Quale pena, multa, detenzione per costoro?». FdD