A cura della Redazione
Torre del Greco si mobilita per salvare l’ospedale “Maresca”. Dopo l’annullamento della Festa dei Quattro Altari, deciso dal sindaco Ciro Borriello per porre l’attenzione dei media e delle Istituzioni sul ridimensionamento della struttura sanitaria di via Montedoro, destinata ad diventare un semplice centro riabilitativo, il Consiglio comunale ha deliberato nella seduta di lunedì scorso lo sciopero generale da attuare martedì 12 luglio (appuntamento alle ore 9 presso la Villa Comunale di corso Vittorio Emanuele). Un segnale forte per far capire che i cittadini non sono disposti a tollerare le politiche di contenimento dei costi della Regione in un settore delicato come quello della sanità pubblica. «In Campania, purtroppo, resta il concetto della salute Napoli-centrica - afferma in un comunicato il primo cittadino -. Una visione errata sotto ogni punto di vista: soprattutto di natura economico-sociale. Il necessario rilancio del “Maresca”, sarebbe uno straordinario, un felice risultato della Sanità, delle Istituzioni, della Politica e non da ultimo dell’Economia. Ricordo che il prestigioso nosocomio, di facile e strategico accesso, grazie alla vicina uscita dell’autostrada e delle molteplici arterie circostanti, fa fronte quotidianamente ad una utenza vastissima, oltre trecentomila abitanti. Coinvolge, infatti, non solo Torre del Greco, ma anche Ercolano, Portici, san Giorgio a Cremano, san Sebastiano al Vesuvio ed altri Comuni viciniori. Questa Amministrazione comunale, unitamente a tantissimi cittadini e al comitato proMaresca, da tempo si sta attivando con determinazione nelle sedi opportune per avere un futuro migliore della Sanità in questa importantissima area vesuviana. Il “Maresca” non può e non deve essere smobilitato - conclude Ciro Borriello - anzi, a mio avviso, va sostenuto e rilanciato sia sotto il profilo strutturale che tecnologico e del personale. La città, le istituzioni e soprattutto i pazienti lo chiedono vivamente».