A cura della Redazione
I consiglieri regionali dell´Italia dei Valori, Anita Sala, Nicola Marrazzo, Eduardo Giordano e Dario Barbiotti, hanno presentato un´interrogazione al presidente Stefano Caldoro, nella quale si parla del megadepuratore di di rifiuti liquidi pericolosi e non. Gli esponenti dell´IdV citano una relazione della Commissione Trasparenza del Comune di Torre del Greco, nella quale si evidenziano: "1) la mancata diffusione informativa alla cittadinanza dell’imminente costruzione di un’opera denominata di “grande interesse pubblico” così come previsto dalla legge Bassanini; 2) Transito su gomma delle sostanze pericolose e non; 3) Poca trasparenza rispetto ai vincoli di cubatura indicati dalla commissione regionale V.I.A; 4) Presenza di strutture di grande valore storico e culturale nelle vicinanze; 5) Distanza di appena 400 mt. dal mare e dalla fascia costiera; 6) Rischio di un dissesto idrogeologico delle falde; 7) Dubbi inerenti i quantitativi trattati dalla struttura; 8) Dubbi legati al disfacimento finale dei liquidi; 9) Assenza di insediamenti produttivo/industriali di medio/grande dimensione; 10) Elevato rischio per la salute dei cittadini residenti sulla zona". Inoltre, i consiglieri regionali sottolineano la pericolosità della dislocazione di un sito diconferimento di rifiuti tossici in zone densamente popolate. Il megadepuratore, infatti, disterebbe appena 226 metri dalle abitazioni più vicine e 890 metri dal quartiere Leopardi. Alla luce di tutto questo, i rappresentati dell´Italia dei Valori intendono "conoscere le determinazioni che codesta Amministrazione Regionale intende adottare circa l’installazione, la delocalizzazione o l’annullamento dell’intera procedura relativa al mega impianto che il comune di Bologna aveva già rifiutato di installare sul proprio territorio per il forte impatto ambientale, supportato da assemblee pubbliche (impianto sempre proposto dalla Wisco) e che sembrerebbe, invece, che la Regione Campania voglia accettare sul proprio suolo".