A cura della Redazione
Ieri, c´è stato un incontro tra i sindacati, le Rsu e la Società Trenitalia presso le Officine di Santa Maria La Bruna, per discutere del piano di sviluppo industriale. "Non ci sono state le condizioni per raggiungere un accordo - spiega in un comunicato Angelo Ciccone, segretario Manutenzione Rotabili Or.S.A. Trasporti Campania -. La Società si è chiusa a riccio su posizioni stupide, come la timbratura in abiti da lavoro da effettuarsi sotto i reparti. Questo ha fatto sì che la trattativa si arenasse". Diverse erano le richieste delle organizzazioni sindacali, tra cui quella di posizionare gli orologi nei pressi degli spogliatoi, "in modo che il lavoratore, giunto di mattina in officina, timbrasse e non facesse una corsa sotto i reparti che si trovano abbastanza lontani - recita il comunicato -. Inoltre, la Società pretendeva che la vestizazione e svestizione degli operai, in termini di tempo, fosse a carico dei lavoratori, nonostante a tal proposito vi fosse una direttiva europe del 1993, la n. 104, recepita con DLG dell´8 aprile 2003". I rappresentanti dei lavoratori hanno posto l´attenzione anche su problematiche più importanti, come il piano di attività per l´anno 2010 e gli sviluppi occupazionali delle Officine. "La Società - afferma ancora Ciccone - non riconosce i numeri di inserimenti che il sindacato aveva concordato a livello nazionale. Ve ne sarebbero dovuti essere 65, che dovevano trasformarsi in posti di lavoro. Sappiamo quanti sacrifici - prosegue - hanno fatto e stanno facendo i lavoratori per portare avanti una produzione senza il conforto delle tecnologie. Poi, alla fine - chiosa Ciccone -, chi si prende i meriti in termini economici sono gli alti dirigenti, mentre i lavoratori stanno ancora aspettando il premio risultato relativo agli anni 2007 e 2008". Insomma, un braccio di ferro con Trenitalia che non sembra presagire all´orizzonte alcuno spiraglio. "Il sindacato - rincara la dose il rappresentante sindacale - ha rivendicato il riconoscimento professionale dei lavoratori, invitando la Società a promuoverli ad un livello superiore. Niente di tutto ciò. Crediamo si sia persa una grande occasione, non dovuta certamente al sindacato ma ad una Società che non ha alcun piano per fare in modo che questo stabilimento possa decollare". Infine, Ciccone parla della lotta all´amianto. "L´Officina di S. Maria La Bruna è un emblema nella regione Campania, famosa per le grandi lotte sull´amianto. Ed è proprio grazie a queste lotte che sono migliorate le condizioni di sicurezza nelle Officine. Non bisogna, però, mai abbassare la guardia perché vogliono portare a S. Maria La Bruna tutte le lavorazioni contenente il materiale killer".