A cura della Redazione

Arriva con un anno di ritardo la soluzione all’indagine scientifica per incriminare il delinquente che il 29 novembre 2016 si rese responsabile di una rapina alla farmacia di Messigno (bottino 500 euro). Ma quando (come in questo caso) hanno sotto mano elementi concreti che possono provare responsabilità criminali, i carabinieri della caserma di Pompei, comandata dal maresciallo Tommaso Canino, non abbandonano la presa e arrivano fino in fondo. Nel loro lavoro investigativo, importante è stato anche l'apporto degli agenti di Polizia stabiesi, dato che il reo in questione aveva commesso rapine con lo stesso modus operandi anche nella città delle acque.

Nel caso specifico dell’arresto di Alfonso Alfano (35enne stabiese) le indagini dei militari di Pompei, sulla scorta delle registrazioni dell’impianto privato di videosorveglianza, hanno consentito di dimostrare (sulla base dell’identificazione della moto Honda di color grigio che servì come mezzo di fuga) di stabilire che l’uomo, già in carcere per una precedente rapina aggravata ai danni di un esercizio commerciale stabiese, è un rapinatore seriale per aver messo in campo precedenti colpi dello stesso tipo.

Ricordiamo che anche la rapina alla farmacia si realizzò con elementi di violenza e minacce verbali ai danni dei presenti. Fortunatamente gli elementi di prova della registrazioni (l’abbigliamento, il casco e parte della targa della moto) hanno fornito la prova alla magistratura inquirente per aggravare la pena carceraria al malvivente.

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