A cura della Redazione

E’ stato registrato un finale con suspense riguardo la formazione della prima giunta amministrativa pompeiana dell’era Amitrano. Epilogo impegnativo per il capo della coalizione di maggioranza dopo i primi responsi delle udienze preliminari del neo sindaco dalle delegazioni delle prime cinque liste elettorali delle otto che lo hanno appoggiato in campagna elettorale.

Dopo le udienze al piano nobile di Palazzo De Fusco tutto pareva scorre liscio come l’olio. Sono partite alcune anticipazioni sui nomi degli amministratori di Pompei in previsione dell’ufficialità della composizione del consiglio comunale, che si riunirà il 17 luglio, che ha un ordine del giorno che prevede non solo l’esecutivo cittadino ma anche l’organismo di presidenza del parlamentino pompeiano e le composizioni dei gruppi consiliari (tre new entry formeranno "Insieme per la Città", Enzo Mazzetti, Lello Serrapica e Gaetana Di Donna) insieme agli organici delle commissioni. Insomma, gli organi di direzione in sede deliberante e ed esecutiva di raccordo con la dirigenza municipale. I nomi dei probabili assessori, sulla cui indicazione non ci sarebbero stati problemi, sono quelli di Carmine Massaro (Partito Democratico), Raffaella De Martino (Insieme per Pompei) e Lilly Dentino (Cittadini per Pompei). Restano da sciogliere i nodi che riguardano Campania libera e Rinascita Pompei 2017, in cui è stata più forte la competizione. Per Campania Libera corre voce che sia stato registrato l’interessamento attivo dei due Casillo (Mario e Tommaso) consiglieri della Regione Campania su differenti gradimenti sulla rosa dei papabili dei più votati dopo Estatico: Pasquale Avino, Margherita Ramunno ed Emilio Smaldone oltre ad Antonio Coppola caldeggiato da Ciro Cascone, responsabile territoriale della lista, stabiese come Coppola.

Di natura  interna alla formazione è invece la disputa che contrappone  i consiglieri eletti (Di Martino e Perillo) al suo padre fondatore Carmine Cirillo, che pare chieda il rispetto di accordi preliminari che puntualmente non sono stati riconosciuti dai suoi alleati di bandiera. Questione spinosa quella della scelta dell’assessore, se debbano prevalere i consiglieri comunali eletti o la democrazia interna.

Sul piano di principio, relativamente la formazione dell’esecutivo, il sindaco Pietro Amitrano si è dichiarato propenso a favorire gli equilibri internialle liste civiche alleate anche rispetto ai “muscoli” eventualmente esibiti dai consiglieri eletti. Orientamento coerente con la storia politica della coalizione. Bisognerà verificare come si concretizzerà nelle scelte l’orientamento annunciato dal sindaco di Pompei e se ne trarrà vantaggio in termini di consenso civile.

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