A cura della Redazione

Parte la progettualità di centrosinistra (a guida Partito Democratico) dell’amministrazione comunale con Pietro Amitrano sindaco di Pompei. Il commercialista 58enne (già revisore dei conti del Comune di Pompei) è stato eletto al primo scrutinio, trainato da una formidabile macchina elettorale dotata di portatori di consensi del calibro di Giuseppe La Marca (821 preferenze) e Luigi Lo Sapio (figlio d’arte, con 692 preferenze). Il responso delle urne ha confermato le previsioni della vigilia che volevano l’ex vicesindaco Amitrano promosso alla più prestigiosa poltrona municipale. Il suo nominativo è stato prescelto in una rosa di candidati (della quale,  ad un certo punto, ha fatto parte anche il fratello Sergio) da un tavolo politico di rappresentanti di liste elettorali che avevano aggregato personaggi di peso, capaci di superare con i numeri il consenso necessario per stravincere la competizione elettorale dell’11 giugno. Così è stato.

Amitrano si conferma primo cittadino di Pompei, al primo turno, riscuotendo 9.011 consensi (726 in meno della coalizione che con il voto disgiunto ha preferito i suoi tre sfidanti, per una quota pari all’8 per cento dei 9.737 voti complessivi). La percentuale conquistata da Amitrano è stata del 60,28, mentre la sfidante Andreina Esposito (Pompei nel Cuore) si è fermata al 29,09 per cento; Nino Coccoli al 8,44 per cento e Carmine Raimo al 2,17 per cento. Come al solito sono state le periferie (nord e sud) a decretare il nome del vincitore. Ha avuto notevole peso in campagna elettorale il sostegno di una nutrita squadra di consiglieri regionali del Partito Democratico che ha presenziato a convegni e comizi con Amitrano (che ha sottoscritto la tessera del partito di Renzi).

Con la sua vittoria Pompei ha decretato l’approvazione del progetto governativo di hub ferroviario di cui Amitrano si è detto sempre convinto sostenitore al contrario della sfidante Andreina Esposito, che si era dichiarata fermamente contraria. «Ha vinto la città di Pompei» è il commento esultante del commercialista Amitrano, che in campagna elettorale ha adottato lo slogan “Non temo le sfide”. Dato negativo del responso elettorale è rappresentato dall’aumento delle astensioni dal voto a Pompei, calcolato nel 7,67 per cento in meno rispetto alle precedenti elezioni comunali, a cui sommando le schede bianche e nulle si perviene a quasi l’11 per cento, rappresentando un fenomeno nuovo per la città, che suona da campanello d’allarme per il ceto politico locale.

Alla fine il personaggio del giorno si è assicurato un “cavallo di razza” per il traguardo del consenso amministrativo, che è più difficile di quello elettorale. Dovrà dimostrarsi un “fantino” all’altezza del cavallo capace di saperlo “governare” col polso fermo e il carattere forte. Le previsioni della vigilia, se sono state positive sul dato elettorale, sono state altrettanto allarmistiche riguardo alle problematiche del giorno dopo l’elezione di sindaco e Consiglio comunale, a partire dal disastroso bilancio comunale e dal governo di una maggioranza (che sebbene a forte connotazione P. D. non risulta omogenea) oltre ad una macchina amministrativa che perde colpi. Incombe infine il confronto con l’opposizione, esigua ma agguerrita. Andreina Esposito, ringraziando i suoi elettori che ha promesso di tutelare, ha dichiarato: “Sarò sempre pronta, se ce ne fosse bisogno, a sguainare la spada di Damocle a difesa della legalità”. 

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