A cura della Redazione

Le iniziative di restauro del Grande Progetto Pompei hanno segnato parallelamente l’avvio di una estesa campagna di nuove indagini archeologiche e l’apertura di cantieri di scavo. Al momento risultano interessate ben otto aree di indagine all’interno del perimetro del parco archeologico di Pompei, oltre al cantiere di scavo nel suburbio meridionale. Si tratta del Foro, dell’Insula Occidentalis, della Torre di Mercurio con le mura antiche, della Schola Armaturarum e delle aree sacre del Santuario di Apollo, del Foro Triangolare, del Tempio di Iside e del Santuario extraurbano del Fondo Iozzino.

Per quanto riguarda i luoghi di culto, è stata messa in campo una ricerca sistematica finalizzata a ricostruire l’aspetto del sacro e l’urbanistica della Pompei più antica cercando di approfondire i rapporti tra le popolazioni di diversa etnia e cultura che hanno proceduto alla sua progressiva fondazione. «Le attività di studio e ricerca archeologica - ha dichiarato il Direttore Generale Massimo Osanna, a cui va dato il merito dell’iniziativa di approfondimenti tematici con la collaborazione di prestigiose Università italiane e straniere - costituiscono la base imprescindibile delle attività di tutela e valorizzazione, in quanto solo la conoscenza approfondita del contesto archeologico può garantirne la corretta salvaguardia nel tempo. Gli scavi in corso si concluderanno entro l’estate e i numerosissimi reperti rinvenuti  saranno esposti all’Antiquarium al termine delle mostre temporanee attualmente in corso».

Le iniziative di studio che affiancano quelle di restauro comportano l'aumento di transenne e divieti alla visite turistiche di alcuni quartieri ma bisogna menzionare la lodevole iniziativa che prevede, in talune occasioni, l’illustrazione da parte degli archeologi delle attività svolte. Presso il settore ovest di Pompei (Insula  Occidentalis) - compreso tra Porta Ercolano e Porta Marina - è stato indagato il Regio VI, in corrispondenza della Casa del Leone dove è stata riscontrata la presenza di un portico di considerevoli dimensioni. Tale scoperta agevola la definizione del profilo urbanistico di questo versante della città con un sistema di case-ville panoramiche a ridosso della cinta muraria e affacciate a mare. Presso le antiche mura nei pressi della Torre di Mercurio risultano interessanti le tracce dei solchi lasciate dalle macchine da guerra utilizzate durante l’attacco di Silla dell’89 a.C.. Nel suburbio di Pompei, dentro la città moderna, sono riprese le indagini archeologiche nel Santuario del Fondo Iozzino dove è stata avviata una ricerca approfondita che ha portato alla scoperta di molte offerte votive, con testimonianze epigrafiche in lingua etrusca che hanno gettato nuova luce sulla Pompei arcaica. Inoltre sono stati avviati cantieri di conoscenza nei principali luoghi di culto di Pompei: il Santuario di Apollo, il tempio di Iside e il Foro Triangolare. Anche nel Foro sono in corso campagne di scavo condotte in collaborazione con l’Università La Sapienza di Roma, che sta concentrando le ricerche sul Capitolium (Tempio di Giove). Non ultima la ScholaArmaturarum di cui si sta indagando per capire la sua esatta destinazione: deposito di armi o scuola di formazione della gioventù pompeiana.  

twitter: @MarioCardone2

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