A cura della Redazione

Il Parco Archeologico di Pompei, in collaborazione con l’Università di Bologna, ha indetto per i giorni 22 e 23 giugno un convegno archeologico internazionale presso l’Auditorium degli Scavi di Pompei. Il comitato scientifico è formato da Massimo Osanna, Antonella Coralini, Alberta Martellone, Grete Stefani, vale a dire dal direttore generale del Parco Archeologico di Pompei e da  archeologi operanti presso gli Enti Organizzatori, tra i quali lo stesso Parco e la direzione generale del GPP (Grande Progetto Pompei). Il convegno è titolato “Extra moenia, Abitare il territorio della regione vesuviana”.

Prevede interventi mirati ad approfondire i modi di abitare su una vasta area  racchiusa tra le falde Vesuvio, la piana del Sarno ed il litorale marittimo dell’area stabiese fino alla penisola sorrentina. Si tratta di un’area disomogenea che ha visto insediamenti importanti già prima della creazione dell’Antica Pompei ed altri contemporanei e successivi alla sua distruzione per opera dell’eruzione vesuviana del 79 d.C.. Tutti i modi di abitare intorno a Pompei sono stati, in un modo o nell’altro  influenzati dalla sua presenza. La stessa configurazione attuale del paesaggio vesuviano è influenzata, pur nella trasformazioni profonde di due millenni di storia urbana,  del modo di vivere e di abitare di Pompei che prima di scomparire sotto cenere e lapilli si era estesa ben oltre le mura con insediamenti prevalentemente residenziali verso il mare e con fondi agricoli per la produzione di vino e di derrate alimentari nelle zone interne. Il convegno del 22 giugno sarà articolato in più sessioni in cui è prevista la partecipazione di studiosi italiani e stranieri che proporranno una rilettura critica dello stato delle conoscenze, alla luce di dati inediti e sulla base del riesame contestuale di complessi già noti, ma tuttora in attesa di analisi sistematiche. Si tratta alla fine di conferire ordine a tutta una serie di conoscenze scientifiche che si sono avvalse in primis di tecnologie innovative e di osservazioni messe a punto sul territorio in occasione di scoperte dirette o parallele e di nuove campagne di scavi operati dal dopo guerra in poi dalla soprintendenza archeologica vesuviana e da iniziative culturali e scientifiche finanziate e messe in campo da Università italiane e straniere.

twitter: @MarioCardone2

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