A cura della Redazione

Oggi la città intera di Pompei si è stretta intorno alla famiglia Avellino. Si sono svolti questa mattina (19 maggio) i funerali del giovane 24 enne Luigi Avellino presso la Parrocchia Sacri Cuori di Messigno. Il ragazzo, operaio edile di bella presenza, purtroppo ha perso la vita in un fatale incidente in moto in località Mariconda dove, ancora una volta, pare che la velocità eccessiva sia stata una delle cause principali della tragedia. In ogni caso, sulla morte di Luigi è stato aperto un fascicolo d’inchiesta giudiziaria per chiarire, con l’aiuto del referto dell’autopsia (conclusa ieri) le cause precise della morte ed altri dettagli che possono aver influito sulla dinamica dell’incidente. In particolare la periferia di Messigno (a sud di Pompei) si è fermata per dare l’ultimo affettuoso saluto ad un suo figlio, il giovane Luigi Avellino, che abitava con i genitori e tre fratelli nella stessa contrada dove ha trovato anche il lavoro. Morto a 24 anni per un incidente con la sua moto, quattro anni fa Luigi è stato in coma per circa un mese a seguito di un altro incidente stradale, sempre con la sua moto. La chiesa era gremita di parenti, amici e di tanti altri concittadini che non lo conoscevano direttamente. Migliaia i giovani che in piazza Bartolo Longo hanno atteso il passaggio del feretro per dare l’ultimo saluto a Luigi con il suono del clacson della loro moto. “Sei un nuovo angelo in cielo. Raggiungerai il tuo fratellino di 8 anni”. Struggente e commovente è stata l’omelia del parroco che ha ricordato che il giovane tragicamente deceduto proveniva da una famiglia con positivi valori morali. In attesa dei risultati dell’autopsia, la comunità pompeiana si stringe intorno al dolore della famiglia. L’esame autoptico potrà concorrere a chiarire quali siano state le dinamiche che hanno portato all’incidente mortale e se il giovane sia deceduto prima o dopo l’arrivo del mezzo di pronto soccorso. Stando alle prime ricostruzioni, Luigi Avellino viaggiava da Santa Maria la Carità a velocità sostenuta in direzione di Pompei-Scafati, quando per evitare un furgone che si immetteva sulla carreggiata, il giovane prima strisciava lungo la fiancata sinistra di una Citroen, all’altezza della ruota posteriore, per poi carambolare con un terribile impatto frontale su una Toyota Yaris. MARIO CARDONE