A cura della Redazione

Un agente di Polizia in servizio al Commissariato “Vasto-Arenaccia”, libero dal servizio, in collaborazione con una pattuglia del proprio Commissariato, ha sottoposto a fermo di polizia giudiziaria Alessandro Carità, 52 anni, e Mario Castronovo, 26 anni,  entrambi gravati da precedenti penali e di polizia, gravemente indiziati del reato di ricettazione di un’autovettura e di un telefonino.

Ll’agente, nel transitare in Piazza Garibaldi, ha notato i due uomini, all’interno di una Peugeot, che si guardavano intorno con atteggiamento sospetto.

Castronovo, poi, è sceso dall’auto, mischiandosi ai turisti in transito, seguendo da tergo alcuni di essi. Il poliziotto, a questo punto, insospettito, ha fatto intervenire una pattuglia del proprio Commissariato che è arrivata dopo pochi minuti.

Quando i due uomini hanno visto la volante, immediatamente sono scesi dall’auto e sono scappati in direzioni diverse. Carità all’interno della stazione centrale, e l’altro verso via Bologna, entrambi inseguiti dagli agenti.

Alessandro Carità è stato bloccato dall’agente libero dal servizio sulla banchina del binario 15, accanto ad un treno prossimo alla partenza, mentre Castronuovo, che durante la fuga ha lasciato cadere le chiavi dell’auto, è stato fermato dagli agenti in divisa proprio alla fine di via Bologna.

La Polizia ha poi scoperto che la Peugeot era stata rubata venerdì 9 ottobre ad Ercolano e che Alessandro Carità risultava essere sottoposto alla misura di sicurezza della casa di lavoro di Favignana, dalla quale si era allontanato senza farvi ritorno, dopo aver fruito di un permesso breve. Inoltre, addosso a quest’ultimo, la Polizia ha anche rinvenuto uno smartphone appartenente alla donna che aveva denunciato il furto dell’auto.