A cura della Redazione
Successo del Liceo “Quinto Orazio Flacco” di Portici che ha presentato un avvincente “Itinerario teatralizzato” al Museo Ferroviario di Pietrarsa, un viaggio nel tempo tra locomotive e treni che hanno unito la nostra bella Italia sin dal 1839. Lo spettacolo, che ha avuto quale entusiasta promotrice il Dirigente Scolastico Prof.ssa Iolanda Giovidelli, è stato ideato e realizzato brillantemente dalla Prof.ssa Madia Cassese e dagli esperti in attività teatrali Domenico Orsini ed Esmeraldo Napodano. Pietrarsa è uno dei siti simbolo della storia delle ferrovie italiane, un ponte disteso tra ieri ed oggi che idealmente unisce la scarlatta locomotiva Bayard (1839) - v.foto -, che faceva 60 Km orari, a quelle dei treni odierni ad alta velocità. Il museo è dimostrazione palese dell’efficienza delle antiche officine borboniche, nate per volere del re Ferdinando II un anno dopo la Napoli-Portici, prima linea ferroviaria italiana. Il complesso museale, che grazie all’avveduto Direttore, Dott. Oreste Orvitti, diviene sempre più imponente e funzionale, vuole essere un monumento alle maestranze dell’opificio di Pietrarsa ed è dedicato al loro duro lavoro. Invitati dalla voce di un allievo del liceo porticese, gli spettatori assistono alla rappresentazione del mito di Leucopetra nel padiglione della locomotiva Bayard (dal nome dell’ingegnere che la progettò), dove gli allievi hanno poi illustrato il percorso. La scena cambia nel secondo padiglione davanti alla carrozza presidenziale, importante modello di Treno Reale, costruita dalla Fiat nel 1929 per le nozze di Umberto II Di Savoia con Maria Josè Del Belgio. La carrozza, divenuta “presidenziale” dal 1946, è stata donata al museo nel 1989 dall’allora presidente della Repubblica Francesco Cossiga. I ragazzi ci hanno tenuto a sottolineare che la carrozza è essa stessa un museo per la ricchezza degli arredamenti interni con il soffitto intarsiato a lamine d’oro zecchino e medaglioni con gli stemmi delle quattro repubbliche marinare. Nello stesso padiglione è stato messo in scena lo sciopero delle maestranze dell’opificio contro il trasferimento post-unitario delle officine a Genova. Nella sala dei modellini i giovani artisti hanno svelato il sogno del direttore del museo: creare un parco a tema all’interno di Pietrarsa, con un piccolo treno che accompagni i turisti nella visita; trasformare la sala cinema in un teatro multimediale; allestire lo spazio esterno con chioschetti caratteristici e negozi artigianali dove si potranno acquistare i prodotti tipici locali. Con la creazione del Parco sarà possibile vedere in 3D i treni fabbricati a Pietrarsa e viaggiare nello spazio-tempo, coinvolgendo i visitatori in una magnifica avventura. Il finale è stato dedicato alla musica, con un piccolo concerto di melodie napoletane interpretate dagli stessi studenti, e al cibo campano, con un buffet di prodotti tipici anch’esso organizzato dagli allievi. Insomma un percorso che il pubblico presente ha molto gradito e che, tra visita e spettacolo, ci è sembrato beneaugurante per il futuro Pietrarsa. Ad maiora.