A cura della Redazione
Gli interventi del Grande Progetto Pompei ed i restauri del terzo lotto degli affreschi esterni alla domus della Fontana Piccola, operati a cura della Fondazione CittàItalia, sono stati presentati oggi, 6 maggio, in anteprima alla stampa dal binomio Nostri-Osanna. La villa prestigiosa di epoca sannitica ripresa e ristrutturata negli anni successivi dal proprietario romano che pare fosse un ricco mercante di frutta, è stata interessata da un intervento globale di restauro che ha riguardato lavori di consolidamento strutturale e architettonico, nell’ambito del Grande Progetto Pompei, con un cantiere che è durato 135 giorni (invece dei 180 previsti da capitolato) ed un mirato intervento di restauro degli splendidi apparati decorativi, realizzato in tre lotti successivi e finanziato dalla Fondazione CittàItalia. Nel suo impianto originario di inizio I a.C., la Casa della Fontana Piccola conserva il tipico schema della domus ´ad atrio´ con una disposizione degli ambienti che privilegia l’esposizione dei segni dell’opulenza padronale organizzata in modo tale che l´ospite, appena entrato, potesse intuire da precisi segnali l´elevato stato sociale del padrone della dimora, collocata in una posizione importante lungo Via di Mercurio. Sull´atrio si aprono quasi tutte le stanze; il tetto ha falde inclinate all´interno (compluvium) per raccogliere l´acqua piovana in una vasca al centro del pavimento (impluvium), collegata alla sottostante cisterna, da dove essa poteva essere recuperata. L´allestimento del giardino-peristilio, con la sua elegante decorazione parietale in IV stile, caratterizzata da paesaggi ed edifici marittimi e dalla splendida fontana-ninfeo decorata con mosaici a pasta vitrea e conchiglie, è frutto dell’allestimento di fine I secolo a.C., voluto dal nuovo proprietario che ha unito due case confinanti formando un solo nuovo edificio. MARIO CARDONE Twitter: @mariocardone2