A cura della Redazione
Novanta mila e rotti euro di perdita del 2011 sono passati a 147 mila e rotti nel 2012. Mancano ancora i bilanci del 2013 e 2014 della Casa di riposo "Borrelli" di Pompei per avere un quadro completo di una situazione che diventa sempre più preoccupante. La società comunale Aspide, allo stato attuale delle cose, produce 400 euro al giorno di perdita. L’aggiornamento dei conti non può che peggiorare lo stato d’allarme per le finanze comunali. E’ praticamente una slavina che si sta trasformando in una valanga. Se non si trova il sistema (fosse anche il più estremo) per fermare questa emorragia che parte dalla gestione dell´ospizio, core business della società Aspide, la crisi sarà trasmessa al bilancio comunale inesorabilmente. Del resto i ritardi nei pagamenti da parte dell’Ente pompeiano e la coperta corta per il bilancio preventivo già annunciano un futuro di rinunce e di tasse per i pompeiani. L’analisi della situazione complessiva delle società partecipate del Comuna (tra le quali l’Aspide assume un ruolo preponderante) trova origine nel "Piano Cottarelli" e nel "processo di razionalizzazione" che ne deriva, con risultati auspicabili entro fine 2015 al fine di indurre gli Enti locali ad avviare un "processo di razionalizzazione" delle società e delle partecipazioni, dirette e indirette, che permetta di conseguirne una riduzione entro il 31 dicembre 2015. A tal fine è previsto dalla legge che i sindaci, "in relazione ai rispettivi ambiti di competenza", definiscano un piano operativo di razionalizzazione delle società e delle partecipazioni, le modalità e i tempi di attuazione. L’azienda speciale Aspide, interamente del Comune di Pompei, costituita il 18 gennaio 2004, è strumentale del Comune di Pompei dotato di personalità giuridica ed autonomia secondo la normativa vigente. Gestisce l’ospizio "Carmine Borrelli". L’interpretazione della legge di spending review da parte dell’amministrazione comunale di Pompei è che non c’è obbligo di sopprimerla. Inoltre, trattandosi di iniziativa di carattere sociale, finanziata originariamente da un rilevante lascito ereditario in cui era specificato che la struttura doveva operare a beneficio degli anziani poveri di Pompei, era stato in precedenza deciso lo scioglimento dell’azienda speciale Aspide ed il contestuale bando pubblico di una gara per l’affidamento del servizio di assistenza agli anziani locali nullatenenti. Dal momento che la gara è andata deserta e nell’intento di rispettare la volontà della signora Di Rienzo, titolare del lascito ereditario praticamente dilapidato, è intenzione dell´Amministrazione mantenere in essere la proprietà di Azienda Speciale Aspide (perlomeno nel 2015, considerato che è all´esame del Parlamento una legge di riforma delle società partecipate che dovrebbe introdurre ulteriori vincoli, limitazioni e divieti) fino a nuova espressione del Consiglio comunale. I dati dell’Aspide riguardano per il 2011 un bilancio approvato, la cui perdita è stata riconosciuta come debito fuori bilancio in Consiglio comunale con propria delibera, mentre per il 2012 ed il 2013 i bilanci non sono ancora stati approvati. MARIO CARDONE twitter: @mariocardone2