A cura della Redazione
Il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini è stato chiamato a chiarire, attraverso un’interpellanza parlamentare del deputato Luigi Gallo (nella foto) del M5S, i punti oscuri relativi alle assunzioni della società in house del MIBACT, l´Ales (Arte, Lavoro e Servizi SpA) e al ruolo del suo amministratore unico Giuseppe Proietti, coinvolto nell´inchiesta sul Teatro Grande di Pompei. Per Proietti, attuale sindaco di Tivoli, Gallo chiede a Franceschini di valutare l´incompatibilità dei ruoli politici assunti dall´amministratore unico. «Al ministro - precisa Gallo - ho chiesto la sospensione dall´incarico di chi, come il direttore generale per lo Spettacolo dal vivo del Mibact e come Proietti, è coinvolto nell´inchiesta della procura della Corte dei Conti campana sul caso Pompei». Luigi Gallo, deputato campano del Movimento Cinque Stelle e membro della Commissione Cultura della Camera dei Deputati, ha inviato un´interrogazione al numero uno del Mibact. In essa, il parlamentare vesuviano chiede il rispetto del criterio che vale per la giurisprudenza comunitaria e nazionale, requisito necessario per quelle aziende "in house providing", come Ales, e che permette di non ricorrere al libero mercato. Inoltre, sebbene il capitale di Ales sia detenuto al 100 per cento dal Ministero, la sua società in hpuse «fa uso di agenzie interinali per le assunzioni - spiega Gallo -, come è accaduto per gli operatori impegnati negli scavi di Pompei». Una società, l´Ales, che nel 2012 ha fatto registrare perdite fiscali residue da oltre 1 milione di euro, anche a fronte di un utile di esercizio da 460 mila euro. «Franceschini - accusa il Movimento Cinque Stelle - lamentava assenza di risorse anche se Ales aveva già gestito il servizio di vigilanza a Pompei. Dov´è finito il personale competente già impiegato?». MARIO CARDONE twitter: @mariocardone2