A cura della Redazione
La storia di Moregine, del suo ritrovamento e dei suoi splendidi apparati decorativi sarà raccontata da Mario Torelli, Professore Emerito di Archeologia e Storia dell´Arte greca e romana. La conferenza precede una mostra permanente che sarà allestita sotto i portici della Palestra dei Gladiatori. E’ pertanto un’occasione speciale, della della conferenza, per riparlare del sito di Moregine e dei suoi splendidi affreschi e tesori ritrovati con uno studioso di chiara fama che li ha studiati. E’ questo il tema della conferenza “Ritorno a Moregine”di Mario Torelli, Accademico dei Linceii, che si terrà giovedì 19 febbraio all’Auditorium degli scavi di Pompei. Un ritrovamento, quello del sito di Moregine, 600 metri a sud delle mura di Pompei, quasi alla foce del fiume Sarno, risalente al 1959 in occasione della costruzione dell’autostrada Salerno - Reggio Calabria. Lo scavo ripreso in anni recenti ha permesso di riportare in luce strutture archeologiche e materiali di grande interesse quali tavolette cerate con contratti registrati, elementi architettonici e decorativi in legno perfettamente conservati, un tesoro di argenterie di eccezionale qualità. L’edificio venuto alla luce è stato scavato finora per un terzo: tre sale da pranzo con splendidi affreschi e terme ancora in costruzione. Di particolare interesse la modalità di rinvenimento del tesoro di argenterie: in una latrina fu rinvenuta una gerla in vimini, che sembrava piena solo di terra dell’eruzione. Dalle radiografie si intravidero invece dei corpi metallici che un microscavo attentissimo ha consentito di portare alla luce, facendo emergere pezzi d’argento; piatti, coppe di varia forma, un cucchiaino, due forme decorate a sbalzo con figurazioni d’animali. L’area di scavo, dopo l’estrazione dei reperti è stata di nuovo interrata e richiederebbe un urgente intervento di riqualificazione sul piano urbanistico e di valorizzazione nell’ambito complessivo di sistemazione della buffer zona Unesco, anche in considerazione della prospettiva di aprirla prima o poi alle visite turistiche, considerata l’esigenza di studiarne la funzione di porto fluviale. MARIO CARDONE Twitter: @mariocardone2