A cura della Redazione
La risoluzione della conferenza dei capigruppo di invitare il comandante dei vigili urbani di Pompei (che è anche il responsabile unico del progetto per la gara d’appalto sulla sosta pagamento) a contestare alla ditta vincitrice che i parcometri che sono stati installati non hanno le caratteristiche del bando di gara, è l’ultimo intervento, in ordine di tempo, che riguarda i servizi comunali di sosta a pagamento e incasso del ticket bus (previsto per una seconda fase). Le manifestazioni di contrasto contro l’appalto di un servizio a parziale rinnovo sono state rivolte a tre successive direzioni amministrative di Pompei (la prima e la terza politiche, la seconda commissariale). E’ bastato il solo annuncio del bando di gara, insieme alla dichiarazione d’inclusione del ticket bus, per accendere veri e propri moti di rivolta popolare, organizzati da commercianti del centro storico. La questione si è trascinata fino in campagna elettorale quando si era già conclusa la fase deliberante e, cinque giorni prima del ballottaggio elettorale, quella contrattuale che ha visto protagonista il commissario prefettizio. A questo punto sono partiti veleni e sospetti mentre la politica ha imposto il cambio di divisa ad alcuni soggetti. E’ successo l’impensabile nell’assalto alla diligenza, con alcuni "indiani" che si sono mescolati ai cowboys. Il fatto è che l’iter del conferimento non ha tenuto conto del responso dell’urna. Detto in parole povere, il commissario Aldo Aldi ha “infornato il casatiello” ma a bruciarsi le mani per tirarlo dal fuoco è toccato a Uliano. Alla fine della campagna elettorale le componenti politiche si sono fuse sulla base di un solo principio. Conta solo la poltrona, il resto è tutto relativo. In questa confusione di uomini e di idee, il sindaco Uliano ha pensato bene di spedire i dossier degli appalti (non solo quello sui parcheggi) in giro per l’Italia nella speranza di trovare chi facesse da consulente gratis. E’ seguita una fase di silenzio che ancora permane. La notizia nuova è che il sindaco di Pompei ha ingaggiato un consulente a pagamento. Non dovrebbe essere sufficiente la professionalità dei dirigenti per queste problematiche? Attualmente il quadro è noto: si intende rivedere le tariffe e migliorare il servizio, contemporaneamente inserire le strisce bianche (sosta gratuita) tra quelle blu, abbassare le tariffe più alte compensandole con la creazione di nuovi stalli (ma dove?). Il rapporto nel frattempo si è logorato. La controparte si proclama vittima di attacchi ingiustificati mentre, al contrario, risulterebbero installati parchimetri "pezzottati" o, per meglio dire, non rispondenti alle caratteristiche tecniche concordate. Sull’argomento, a quanto pare, il Rup di Pompei aveva già protestato in una nota alla Publiparking, società che gestisce il servizio. Ora la mozione dei capigruppo avalla l’iniziativa. MARIO CARDONE twitter: @mariocardone2