A cura della Redazione
Il 21 novembre 2014 ricorre il primo anniversario della scomparsa di Nunzia Cascone e della figlia Anna Ruggirello, morte in un tragico incidente automobilistico sulle rive del fiume Sarno, in via Ripuaria a Pompei. “Già un anno?”. Si chiede il sacerdote Ivan Licinio. “Sì. Ma lì non è cambiato nulla in un anno!”. Egli stesso si dà una risposta, considerato anche che figure più autorevoli di lui, anche del suo stesso ambiente, sono più prudenti ad esprimersi liberamente sull’argomento. Il giovane vice parroco della chiesa Sacri Cuori di Pompei esamina successivamente la risposta della gente (nel proprio comportamento personale e sociale). “Noi siamo cambiati dopo quel tragico evento?”. Il sacerdote ricorda che nei giorni successivi all´incidente c’era una processione continua di persone che esprimevano con un segno il loro dolore. Ora che è tornato il tran tran di tutti i giorni cosa è cambiato? Perché tutti sembrano essere tornati gli stessi di prima? Il sacerdote fa il suo “mestiere” indagando se un accadimento tanto grave abbia inciso sulle coscienze delle persone ma è senza dubbio importante anche sapere se sono cambiate le cose nella coscienza collettiva: vale a dire nel senso di partecipazione al miglioramento del vivere civile a partire da comportamenti personali, come la testimonianza e la partecipazione, per arrivare a quelle più importanti, come il voto politico, fino alla lotta democratica per il cambiamento civile. Su questo versante bisogna dire che alcuni cambiamenti radicali ci sono stati a Pompei. Resta da verificare se sono andati nel verso giusto. Sono stati eletti più consiglieri comunali (per la maggioranza politica) dell’area sud di Pompei. E’ stato eletto un sindaco (Uliano) che ha fatto una campagna elettorale basata sul risanamento delle periferie. Uno dei primi atti del nuovo governo cittadino è stato quello di chiedere il finanziamento per il totale rifacimento di Via Ripuaria. La gara d’appalto dei lavori pubblici dovrebbe partire entro l’anno. “Stiamo ancora decidendo a chi tocca la pulizia degli argini, a chi tocca la manutenzione della strada”. Riflette criticamente Don Ivan, che propone alla comunità civile e religiosa di ricordare Nunzia ed Anna. Ha invitato i cattolici praticanti di Pompei alla Santa Messa di giovedì 20 novembre, nella Parrocchia "Sacri Cuori" di Messigno. “Poi, se vi va, ha proposto - possiamo incontrarci venerdì 21, il giorno dell´anniversario, verso le 20.00 sul luogo dell´incidente e in silenzio farci sentire da chi sembra non ascoltare più”. Vanno bene le Messe di commemorazione a sostegno morale della famiglia ed a ricordo delle due sfortunate donne. Va bene il raduno silenzioso, nella data dell’anniversario, sul luogo dell’incidente. Sul piano sociale e politico bisogna aggiungere alla presenza silenziosa la mobilitazione civile che si manifesta sotto forma di testimonianza critica e costruttiva, basata sulla profonda conoscenza delle problematiche (per esempio quelle molto attuali connesse al degrado complessivo dell’area terminale del fiume Sarno). Sul piano pratico, gli amici di quartiere di Nunzia e Anna avranno la responsabilità, a partire da domani, di andare a verificare dai risultati concreti se i provvedimenti che sono stati promessi a seguito del tragico incidente stradale sono prossimi e coerenti con le aspettative. Altrimenti bisogna compulsare gli amministratori e se anche loro non funzionano mandarli a casa e cercarne dei migliori. Sul piano civile, la memoria di Nunzia ed Anna si rispetta nel vigilare che tragedie del genere non debbano più ripetersi per la famiglie pompeiane. MARIO CARDONE Twitter: @mariocardone2