A cura della Redazione
Il sindaco di Pompei, Nando Uliano, ed i consiglieri comunali della sua maggioranza, al fine di fugare ogni dubbio su trasparenza e legalità dellagire dellAmministrazione, hanno deciso di convocare una nuova seduta dell´Assise in data 30 settembre, con lo stesso ordine del giorno di quella del 19 settembre scorso. E la conseguenza del duro intervento nellultimo Consiglio comunale di Franco Gallo, capo del settore più intransigente dellopposizione, che aveva denunciato la mancanza di documentazione a corredo delle delibere presentate in sede preventiva (rispetto al Consiglio comunale del 19 settembre) nella conferenza dei capigruppo. La cronaca riferisce che dopo lintervento, Gallo abbandonò per protesta lAssise comunale insieme ai consiglieri Bartolo Martire e Attilio Malafronte. Uliano e compagni ribadiscono, in un loro comunicato, la piena legittimità e correttezza delloperato dello stesso Consiglio comunale, così come si rileva anche dalla relazione inoltrata dagli addetti agli uffici nella quale è stato evidenziato che, per prassi consolidata, linoltro degli atti si è perfezionato nei termini di legge. In parole povere, mentre Gallo e compagni hanno sostenuto che il Consiglio comunale di venerdì scorso sarebbe illegittimo perché non documentato in occasione della riunione dei capigruppo, la maggioranza ha contrapposto largomentazione daver inoltrato tutta la documentazione collegata alle delibere in tempo utile, comunque entro i termini consentiti. La maggioranza ha motivato la propria scelta politica di ripetere il Consiglio comunale come apertura al dialogo con lopposizione. Paga, però, per questa ipotetica apertura, un prezzo salato perché una scelta del genere ha destato perplessità anche negli stessi ambienti vicini al sindaco boy scout, perché qualcuno ha letto questa decisione come segno dincertezza. Gli avversari dellAmministrazione hanno subito approfittato diffondendo ad arte la voce che la maggioranza politica di Pompei sarebbe stata costretta a ripetere il consiglio del 19 settembre scorso perché obbligata a tanto dallannullamento del Prefetto di Napoli (che in verità non esiste). La vicenda la dice lunga sul danno che può comportare lindecisione in politica. «Si tratta esclusivamente di un atto di responsabilità e trasparenza da parte di questa Amministrazione per venire incontro alle esigenze dellopposizione», afferma, da parte sua, Nando Uliano. «Pur essendo perfettamente in regola la convocazione dello scorso Consiglio, ma nell´intento di voler dare anche un segnale di discontinuità con il passato - prosegue - questa Amministrazione ha deciso di tornare tra i banchi del Consiglio. Una scelta dettata dalla volontà di rasserenare i rapporti con i componenti dellopposizione - conclude Uliano -, e al fine di creare le condizioni favorevoli per una proficua attività amministrativa». Migliorare il clima politico tra maggioranza ed opposizione è intenzione lodevole. Soprattutto ognuno deve fare la sua parte e rispondere della validità delle sue scelte senza tentennamenti ed indecisioni.
MARIO CARDONE
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