A cura della Redazione
Si svolgerà in Piazza Vargas nel week end 26, 27 e 28 settembre, la prima edizione della “Festa della nocciola”, patrocinata dal Comune, ideata e organizzata dall’associazione culturale “Silva Regia” in collaborazione con un’altra associazione attiva sul territorio “A.C. Marilyn”, che tra i propri obiettivi hanno posto in primo piano il rilancio delle risorse personali e del territorio attraverso la valorizzazione delle professionalità e dei prodotti tipici e autoctoni. Per la prima volta è valorizzato e promozionato un prodotto tipico del nostro territorio, che ha dato, e tuttora dà, lavoro e sostentamento a varie generazioni di boschesi. Nel territorio di Boscoreale, infatti, esistono decine ettari di terreno adibiti a noccioleti, specialmente nella zona rurale, ma anche a ridosso del centro storico. L’iniziativa ha tra i suoi obiettivi promuovere l´immagine di Boscoreale, incentivare l´economia locale, richiamare visitatori da ogni parte della Campania e non solo, per far scoprire la città, che ha una storia millenaria, nel suo complesso e nelle sue tradizioni più autentiche. Nutrito il programma che prevede nelle tre serate giochi a quiz con l’uso del telefonino, esibizioni di scuole di ballo locali, esibizioni canore di giovani artisti locali, cabaret, tammorra, performance di attori locali. Nella serata di sabato saranno consegnati riconoscimenti e targhe a personalità e artisti locali che con il loro operato hanno contribuito a portare fuori dai confini locali un’immagine positiva del nostro paese. Saranno allestiti diversi stand di manufatti artigianali e gastronomici che proporranno la degustazione di prodotti derivati dalle nocciole: dai gelati, ai dolci, dal caffè alla nocciola, alle frittelle farcite ecc.. Gli organizzatori promettono divertimento e svago, auspicando che l’evento possa massicciamente mobilitare la cittadinanza per risvegliare l’orgoglio di appartenere a una comunità che vuole riemergere dalle difficoltà, anche attraverso la valorizzazione e il rispetto del proprio territorio. ANTONIO D´ERRICO